Rassegna stampa
De Rossi, corsa contro il tempo
AS ROMA NEWS DE ROSSI – Il vento soffia ancora, non ha mai smesso di soffiare e, anzi, ora si è fatto ancora più forte. Perché Daniele De Rossi è stato travolto da questo secondo atto della sua storia d’amore con la Roma: la chiamata inaspettata arrivata meno di una settimana fa per prendere il posto di Mourinho, una partita da preparare in fretta e furia e con nove indisponibili, un amore incondizionato, passionale e meraviglioso che l’Olimpico gli ha riservato sabato sera, scrive il Corriere dello Sport.
Le interviste, le conferenze, le riunioni, gli allenamenti, le gare, i romanisti: tutto questo in quattro giorni. Solo un uomo carismatico e leader come lui avrebbe potuto reggere una tale pressione. Resta adesso la parte più difficile: dare la sua impronta alla squadra, sia nella mentalità sia nella tattica. E farlo in fretta. Perché se c’è una cosa che è ancor più travolgente di tutte le emozioni che DDR ha vissuto in questi cinque giorni di Roma è proprio il tempo. Che non aspetta né lui né la Roma.
È una vera e propria corsa contro il tempo quella del neo tecnico giallorosso per riuscire a trovare il miglior assetto tattico per la squadra, ma anche dargli una maggiore sicurezza dopo i deludenti risultati contro Lazio e Milan, e quell’addio dello Special One che ha scatenato la tifoseria. Una ferita che potrà essere rimarginata nel tempo (ma appunto, non ce ne è) solo con l’impegno, i risultati, e lo zampino di De Rossi che ieri con un post social ha sottolineato l’importanza di ricreare un ambiente unito e compatto.
Quella sinergia scoppiata in automatico con lo sbarco nella capitale di Mourinho, due anni e mezzo fa, e che è venuta meno con la decisione dei Friedkin si sollevarlo dall’incarico: «Le voci, gli sguardi e gli abbracci di ieri sera non li dimenticherò mai – ha scritto De Rossi sui social -. Ma soprattutto non dimenticherà mai i giocatori, i tifosi e ogni singolo componente del club, persone che mi hanno accompagnato e hanno fatto in modo che questa serata fosse incredibilmente piena d’amore per me. Parliamo spesso di punti da fare o qualificazioni a questa o a quell’altra coppa, ma il più importante degli obiettivi da raggiungere è riportare squadra, tifoseria e società a essere una cosa sola. Perché poi per molti di noi è proprio una cosa sola che ci unisce: la Roma». Un messaggio che verrà raccolto senza ombra di dubbio con entusiasmo dai tifosi, più sul legame con la squadra, meno (in questo primo periodo) con i Friedkin.
Dan e Ryan sabato pomeriggio hanno deciso per la prima volta di raggiungere l’Olimpico insieme alla squadra, poi una volta entrati hanno respirato un clima in parte ostile nei loro confronti. Prima della partita infatti sulle due poltrone in tribuna premium su cui si sarebbero seduti sono stati lasciati una serie di messaggi su carta di protesta per l’esonero di Mourinho: un disappunto testimoniato poi da alcuni striscioni comparsi in Curva Sud durante la partita.
Tanti quelli d’amore invece per il portoghese e per De Rossi, l’ultimo esposto ieri sotto casa del neo allenatore, ieri a osservare la gara della Primavera al Tre Fontane insieme al papà Alberto: «Il nostro passato, presente con DDR… Per la sua Roma non esiste la parola assente: in bocca al lupo campione!».
E adesso, come detto non c’è tempo da perdere. Perché le partite sono tante tra campionato, coppa e… Amichevoli. Il viaggio in Arabia di domani per affrontare mercoledì l’Al-Shabab appare quindi un grande imprevisto per De Rossi, che immaginiamo avrebbe voluto avere una settimana libera per lavorare con la squadra in vista della delicata trasferta contro la Salernitana. Ore di lavoro perse per analizzare e studiare la squadra, ma anche qualche minuto in campo per cercare di trovare il giusto assetto (a quattro oppure il ritorno alla difesa a tre visto il rientro di Mancini e Cristante) nei prossimi impegni.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA