AS ROMA NEWS BRIGHTON DE ROSSI – «L’ultima partita che la Roma ha giocato in Champions League io ero in campo e mi sembra di aver smesso da vent’anni. Da quel giorno non c’è più stata ed è inaccettabile. La Roma deve stare a quei livelli soprattutto in virtù del fatto che adesso a livello societario stiamo meglio di quando io l’ho lasciata, sia come investimenti che come giocatori e ingaggi. Questi giocatori possono lottare per la Champions, chiunque sia il loro allenatore. Questa squadra non può arrivare sotto al quarto posto nel campionato italiano per i valori che ha».
Parole chiare, firmate Daniele De Rossi. e pronunciate alla vigilia di un match bello e difficile, contro il Brighton del suo amico Roberto De Zerbi, scrive il Corriere della Sera. Parole di un tecnico che crede in se stesso e nel suo gruppo, che ha ricompattato partendo dall’aspetto psicologico: «So come ho lavorato a Ferrara, so come programmo questo lavoro e quanto ci credo. Ho messo in dubbio le mie capacità e mi sono aggiornato nel periodo in cui non ho lavorato, ma poi ci sono i risultati. Io sto qui per essere pronto a maggio, devo portare la Roma nella posizione che merita a maggio, non sedermi a godermi il fatto che nelle prime partite siamo stati bravi. Conosco questa città, i giudizi cambiano in un nanosecondo. Si diventa velocemente bravi o scarsi in altrettanto tempo. Per quello voglio che i ragazzi restino concentrati sul lavoro. Non chiedo cose speciali, ma loro si stanno trovando bene e questo mi rende felice oltre ai punti, che non sempre vanno di pari passo con lo sviluppo umano. Fino ad ora c’è stato tutto ma non c’è stato ancora niente, mancano due mesi di fuoco».
Il futuro, però, è adesso: «La Roma deve rispettare il Brighton, ma anche ricordare sempre che è la Roma. Il Brighton può chiudere il Manchester City o il Liverpool nella loro metà campo e a volte prende imbarcate dal Fulham o Aston Villa. Ci saranno diverse partite nella partita. Noi dobbiamo vincere sia quella in cui gestiamo la palla sia quando loro possono schiacciarci per qualche minuto».
L’ennesimo sold out, il cinquantesimo di fila, dimostra quanta voglia di calcio ci sia a Roma. Ma il paragone tra Serie A e Premier League è ancora negativo: «Il calcio italiano sta migliorando anche a livello tecnico, però in altri aspetti siamo lontani dall’Inghilterra. I giocatori del Brighton hanno meno esperienza europea della Roma? Forse, ma quel piccolo gap lo colmeranno con la conoscenza del gioco. Noi dobbiamo mettere in campo altrettanta conoscenza, intensità e forza. Non possiamo aspettarci che restino impressionati dallo stadio e, per inesperienza, ci regalino la vittoria».
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