Rassegna stampa
De Rossi: “Io in panchina? Prima prendo il patentino”
NOTIZIE AS ROMA DE ROSSI – Daniele De Rossi ancora si definisce «giovane pensionato», ma l’intenzione è quella trasformarsi quanto prima in giovane allenatore. Tutto avrà inizio non appena sarà possibile frequentare il corso a Coverciano, intanto si sta preparando assieme al suo staff guardando anche vecchie partite.
Il tutto con l’obiettivo di sedere su una panchina di Serie A e chissà se sarà quella della squadra in cui ha giocato per 18 anni: «La Roma mi manca, ma adesso parlare del nulla non serve anche perché c’è gente che sta lavorando. Mio padre (Alberto De Rossi, allenatore della Primavera ndc) mi dice che Fonseca è una persona squisita e da parte mia c’è grande rispetto», ha detto a margine del Premio Pietro Calabrese a Soriano nel Cimino.
Con l’insediamento della nuova proprietà, i rapporti con gli ex capitani si sono riallacciati anche grazie al lavoro del Ceo Guido Fienga: «A Friedkin non devo dare consigli perché non prendo il patentino per fare il dirigente, ma il fatto di tenere tutti con i piedi per terra è un bene che alla lunga paga. Fare promesse che non possono essere mantenute è un errore grave, sopratutto in una piazza focosa come Roma. Meglio partire più calmi e poi stupire tutti».
Nessuna anticipazione sul futuro, ma ammette che l’occasione di allenare la Fiorentina sarebbe stata una grande opportunità: «È una piazza in cui andrei a piedi. Una squadra di Serie A sarebbe una partenza con i fiocchi a livello di responsabilità». Un po’ come accaduto ad Andrea Pirlo: «Ha avuto grandi attributi, dimostrerà come lavora. È un inizio pesante, ma se c’era bisogno di un tecnico con grande personalità, hanno trovato l’uomo giusto».
(Il Messaggero – G. Lengua)
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