AS ROMA NEWS NAPOLI DE ROSSI – «La difficoltà maggiore è preparare tantissime partite ravvicinate ed avere avversari forti come il Napoli. Servirebbero forze fresche, ma nella maggior parte dei casi anche gli altri hanno tanti impegni. Non ci piangiamo addosso», riferisce il Corriere della Sera.
Daniele De Rossi sceglie, come sempre, la chiarezza: non ci sono alibi, si deve scendere in campo e dare il massimo. Anche se il Napoli si trova in una posizione di classifica che non corrisponde alla sua forza: «Incontriamo forse l’unica squadra che come livello di giocatori sta vicino all’Inter. L’anno scorso non potevi nemmeno giocarci contro, quest’anno hanno avuto delle difficoltà ma andiamo ad affrontare una squadra tosta».
La rivalità tra le due tifoserie, un tempo gemellate ma adesso nemiche a livelli spesso inaccettabili, riscalda l’ambiente. Anche se il Napoli è lontano dalla zona Champions League, 9 punti sotto la Roma in classifica, i giallorossi troveranno un ambiente infuocato. Gli ultrà del Napoli chiedono alla loro squadra, dopo tante delusioni, di fermare gli avversari più odiati. Anche in questo caso, però, De Rossi cerca di riportare il discorso dentro toni più normali: «C’è sempre questa forte rivalità. Il giorno del mio addio ho fatto una battuta su quanto mi mancavano i tifosi della Roma ma anche quelli avversari che con i loro fischi mi facevano sentire importante. Napoli era uno stadio che per l’odio sportivo che mi riservava mi faceva sentire qualcuno che era considerato. Di sicuro non passavo indifferente».
La sorpresa può essere Ndicka titolare, dopo il grande spavento di Udine: «Si è allenato e soprattutto con le parole ha fatto capire di sentirsi bene. Lo vediamo in allenamento, non ha paura dei contrasti. È tornato calciatore al 100%. Lui e Mancini avranno un bel duello davanti visto che affronteranno Osimhen che è uno degli attaccanti più forti al mondo».
Il ciclo che aspetta la Roma – Napoli, Bayer, Juve, di nuovo Bayer e Atalanta – è terribile, ma anche su questo DDR trova la chiave giusta: «Se tre mesi fa mi avessero detto di essere quinto, a cinque giornate dalla fine, ci avrei messo la firma, sapendo da dove partivamo. Abbiamo riacceso questa corsa, l’abbiamo resa non solo un sogno, ma qualcosa di possibile. Sappiamo che sara difficile, però ci proveremo fino all’ultimo».
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