De Rossi porta Dybala a Brighton e dà un segnale a tutta la Roma

AS ROMA NEWS BRIGHTON DYBALA – Dybala c’è, Smalling e Renato Sanches no. Tra i calciatori che oggi partiranno per Brighton ci sarà sicuramente la Joya, che per il secondo giorno consecutivo ha lavorato con il gruppo e quindi sarà convocato, scrive il Corriere della Sera.

Da qui a dire che giocherà titolare, però, ce ne passa perché, anche alla luce del risultato largo dell’andata, è probabile che l’argentino parta dalla panchina, pronto ad entrare in campo in caso di necessità.

Ipotesi, questa, che De Rossi cercherà di scongiurare mandando comunque in campo una squadra il più simile possibile a quella considerata titolare. DDR ha già detto dopo il 4-0 dell’andata che in Inghilterra serve una partita seria per non rischiare di «essere ribaltati dal Brighton». E lo ribadirà questa sera (ore 19.45 in Italia) nella conferenza stampa della vigilia insieme a Ndicka.

Rispetto a Firenze ci saranno dei cambi, a partire dal modulo. Accantonata, forse definitivamente, la difesa a tre: «L’ho utilizzata dopo le coppe per proteggere la squadra e far sentire più al sicuro i calciatori – ha spiegato a caldo De Rossi dopo la partita del Franchi -, ma evidentemente c’è una crisi di rigetto verso questo modulo: la prossima volta ci penserò».

È sembrato un addio al modulo su cui invece Mourinho aveva costruito le proprie fortune. Sugli esterni dovrebbero rientrare Celik e Spinazzola, al centro possibile l’inserimento dell’eroe di Firenze, Diego Llorente, da capire se al posto di Mancini o Ndicka. In avanti al fianco di Lukaku è possibile l’utilizzo dal primo minuto di Baldanzi.

Ieri la società giallorossa ha annunciato una nuova e importante iniziativa di utilità sociale, che ha preso il via presso la Casa Circondariale di Rebibbia, dove alla presenza del CEO Lina Souloukou è avvenuta la firma dell’accordo di collaborazione e adesione del club al programma educativo e di riabilitazione «Twinning Project», un progetto internazionale di formazione-lavoro finalizzato all’abbattimento del tasso di recidiva dei detenuti e delle detenute che all’estero conta sulla collaborazione di oltre 70 club, soprattutto nel Regno Unito.

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