NOTIZIE SETTEMBRINI DE ROSSI – Cappuccino, cornetto e giornale, in quella strada nel cuore di Prati che fa tanto boulevard parigino, già da oggi non ci saranno più. Sfratto per “Settembrini caffè” che da mesi non paga l’affitto. E a fischiare l’”espulsione” è Daniele De Rossi, numero 16, capitano della Roma, proprietario delle mura. L’arrivo della forza pubblica, a tirare giù la saracinesca e a mettere i sigilli, è atteso per stamattina. Un problema di insolvenza che affligge molti esercizi della capitale costretti a fare i conti con canoni spesso troppo alti, che lievitano a seconda delle zone e delle strade. E questo spicchio di Roma accanto al fiume, col passare del tempo è diventata sempre più cara.
Ma qual è il costo dell’affitto di Settembrini? “Esorbitante”, commenta qualcuno. Eppure sono in tanti a domandarsi il perché un’attività del genere, (che negli anni ha già cambiato nome e ragione sociale cinque volte), non sia in grado di pagare la pigione: a pranzo a cena e a colazione c’è sempre il pienone. Adesso c’è invece la preoccupazione tra chi lavora dietro i banconi, fra i tavoli e in cucina. Quaranta persone che potrebbero, tra assunti e collaboratori, ritrovarsi in mezzo alla strada. Anche se i compratori non mancherebbero a Daniele De Rossi che ha fatto gestire tutta la questione sfratto dagli avvocati. L’intenzione dei proprietari del marchio è quella di trovare un accordo. Mettere insieme i soldi che servono – il mese di Natale è commercialmente una buona occasione – saldare i conti e continuare a servire i cappuccini. Chissà. Vedremo se oggi il regista (quello della Roma) non manderà tutti negli spogliatoi. Tempo scaduto.
(La Repubblica – A. Paolini)
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