(Il Tempo – E. Menghi) Alla fine prevale l’orgoglio romanista. Capitan De Rossi prova a tirare su il morale ai suoi: «Ho ringraziato i miei compagni, sono fiero di loro. Per onorare la cavalcata dobbiamo andare in Champions anche l’anno prossimo. Non siamo più scarsi degli altri e dobbiamo pensare che la Roma deve giocare la semifinale ogni 3 anni e non ogni 30, questo toccherà a chi rimarrà. Sono orgoglioso anche dei tifosi, si è ricreato qualcosa che non vivevo da quando ero bambino. Ora siamo un tutt’uno e non si può fallire». La consapevolezza di una crescita «c’è e lo dimostra il fatto che ci abbiamo creduto per 90’. Ora è importante che rimanga questa squadra forte, non si può stare a 20 punti dal Napoli». Il bilancio di Florenzi è «testa alta e ossa rotte: c’è stata un’ingiustizia ed essere fermati così brucia. Magari Roma-Real Madrid non aveva l’appeal giusto per una finale di Champions». La ripresa è fissata alle 16, El Shaarawy è uscito con i crampi, Perotti e Defrel restano out per Cagliari e Strootman è in dubbio.
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