AS ROMA NEWS DE ROSSI VERONA – Luis Enrique, ai pochi giornalisti con cui parlava, ha raccontato che Daniele De Rossi gli chiedeva informazioni a ogni esercizio tattico. Perché facciamo questo? Perché facciamo quello? Era già un allenatore dentro la testa e l’hombre vertical – che per altro a Bergamo lo mandò in tribuna per un ritardo minimo – si divertiva a rivedersi in quella curiosità e quella tenacia, scrive il Corriere della Sera.
Il Verona, la Salernitana in trasferta e il Cagliari di Claudio Ranieri saranno le prime avversarie per De Rossi. Mou, nel girone di andata, ne ha cavato 4 punti. Non è impossibile fare meglio, anche se tutte e tre lottano per la salvezza e non faranno favori.
Cosa cambierà nella Roma? Impossibile dirlo dopo un allenamento. De Rossi, da calciatore, ha giocato in tanti modi e non è un integralista. Ha litigato davvero soltanto con Zeman, che non lo vedeva come regista nel 4-3-3, preferendogli a volte il greco Tachtsidis. Ancor prima della tattica, però, per Daniele viene la lealtà. Non ha mai dimenticato la lezione di Marcello Lippi, che nel Mondiale 2006 lo mandò in campo nella finale contro la Francia – dove De Rossi tirò e segnò uno dei rigori – anche se contro gli Usa si era preso una lunga squalifica per un colpo a McBride.
Le assenze di Mancini e Cristante, squalificati, la lungodegenza di Smalling e la condizione di Kumbulla, appena rientrato da lungo infortunio, fanno pensare a un ritorno della difesa a 4, almeno contro il Verona. Poi si vedrà. Si vive alla giornata.
Sarà interessante capire, più in là, cosa fare con Tammy Abraham. L’attaccante è assente dai campi dall’ultima partita dello scorso campionato, Roma-Spezia 2-1 del 4 giugno 2022. L’infortunio al crociato è stato più grave del previsto ma l’inglese è un «asset» della Roma, non un prestito come Lukaku. Va quanto meno valutato perché può essere il centravanti del futuro, visto che ha un contratto fino al 2026. Ma può giocare con Dybala e Lukaku?
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