Daniele De Rossi

(Il Tempo – A. Austini) Il nastro della stagione riavvolto e mostrato in diapositive, il commento di Daniele De Rossi che riesce sempre a evidenziare un particolare sottovalutato. Nello «slide show» del capitano giallorosso a Roma Tv ci sono tutte le emozioni di una Champions indimenticabile e lo slogan che animerà la squadra per la prossima stagione: «L’obiettivo è continuare a giocare come quest’anno – dice il numero 16 – perdere meno punti per strada e dare fastidio alla Juve fino alla fine del campionato, magari togliendogli lo scudetto dal petto».

Se non dovesse decidere di allungare la sua carriera a Trigoria – il probabile ritorno in Nazionale e l’Europeo 2020 all’orizzonte potrebbero spingerlo a farlo – il prossimo sarà l’ultimo tentativo di De Rossi per provare a vincere quello scudetto diventato un’ossessione personale e della Roma tutta. Pur senza dimenticare Spalletti, «gli sono molto legato», Di Francesco è stato promosso, «una scelta vincente», e Totti è diventato un dirigente utile nel raccordo con la squadra: «È sempre il “cazzarone” di una volta – racconta De Rossi – ma si sta ritagliando questo ruolo». Il vero tassello mancante è chiaro: «A noi servirebbe molto vincere un trofeo. Pallotta ha dovuto capire un po’ di cose nel tempo ma adesso è entrato dentro pienamente nel ruolo e spero che continui a rinforzare questa squadra. Tutti meritano un riconoscimento, anche quelli che c’erano prima come Sabatini o Massara, qualche trofeo. Nella Roma non c’è mai stato un dirigente che ha vinto quanto Monchi».

Le fondamenta, insomma, ci sono grazie all’impresa col Barcellona e quella sfiorata col Liverpool, per la quale «ancora non ci dormo la notte – racconta De Rossi – ma questa deve essere una base calcistica per i prossimi 10 anni». Mentre il capitano punta fortissimo su Under, «un colpo incredibile di Monchi», il diesse sta già costruendo la squadra del futuro. Coric arriverà la prossima settimana, Marcano ha sostanzialmente accettato l’offerta della Roma e anche lui dovrebbe sbarcare a stretto giro. È solo l’inizio di un mercato dove i giallorossi incrociano, tra le mille vie, proprio la «solita» Juventus. Detto che entrambe sono interessate a Cristante, senza ancora muovere passi decisivi, a Torino ci tengono a diffondere la voce che potrebbero pagare a breve la clausola rescissoria di Lorenzo Pellegrini, salita grazie alle presenze sopra ai 30 milioni di euro. Se sia solo un modo per spaventare i rivali o un reale interesse si capirà a breve, ma la Roma, considerato il prezzo della clausola, non è per nulla preoccupata. Intanto è caccia a Kluivert e Ziyech, mentre Talisca è un obiettivo complicatissimo al netto del caos mediatico scatenato in Turchia, compreso un lapidario «non ci interessa» attribuito a Monchi e un annuncio di un sicuro arrivo nella Capitale da parte del ragazzo, frasi entrambe smentite.



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