Josè Mourinho

ULTIME NOTIZIE AS ROMA DELVECCHIO MOURINHO – Il giorno dopo il 2-2 contro il Bodo Glimt non c’è né la rassegnazione dopo un’eliminazione né la sensazione che la stagione sia già andata a rotoli, scrive il Corriere della Sera. La sensazione, però, è che si debba trovare un rimedio e anche in fretta. La maggioranza dei tifosi si fida ancora di José Mourinho: la sola presenza del portoghese basta per tenere tranquillo l’umore, ma le ultime prestazioni hanno fatto suonare l’allarme.

Massimo Ghini ha visto Roma-Bodo da Malta, dove sta girando il suo ultimo film: «Siamo in tanti romanisti qui – racconta – Ho parlato della partita con il capo macchinista, mi ha testualmente detto “So’ andato a dormì”, cosa molto triste. Veder soffrire la Roma contro una squadra di cui due settimane fa non conoscevo l’esistenza è brutto. Non discuto Mourinho, ma c’è qualcosa che immagino lui possa fare e che mi aspetto faccia».

Arrabbiarsi e prendere coscienza delle difficoltà, quindi: «Siamo dove dobbiamo stare. Questa è una squadra che ha difetti enormi, con giocatori che non stanno bene fisicamente, ma se i romanisti stanno così cosa dovrebbero dire gli juventini? È un anno di passaggio, di cambiamento e di problematiche. Un po’ di delusione c’è, ma serve pazienza. Abbiamo un mito, che gli si comprino i giocatori».

Sul giudizio a proposito della gara col Bodo e su tutto quello che si è detto nelle ultime 24 ore hanno inciso anche i rigori non concessi: «Due rigori chiari, ma non devono esserci alibi – dice Roberto Pruzzo – La qualità del gioco non è granché e la condizione fisica di alcuni giocatori è carente. Non so, però, se Mourinho stia antipatico a qualcuno. In Italia probabilmente a tanti, ma in Europa pensavo la musica fosse diversa».

Da un campione d’Italia 1983 a un altro, Sebino Nela: «La Roma forse sul piano del gioco ora non entusiasma, ci sono giocatori non al top e si fa sentire l’assenza di Spinazzola. Abraham? Dà l’impressione di essere stanco, ha bisogno di tirare il fiato. Ha qualità, ma deve stare sempre bene».

Uno scudetto l’ha vinto anche Marco Delvecchio, e in panchina c’era un altro vincente come Fabio Capello: «Mourinho non ha la bacchetta magica, ha bisogno di tempo e di giocatori. Noi eravamo una buona squadra il primo anno, non vendemmo nessuno e con Batistuta, Emerson e Samuel sapete come è andata a finire».

Lontano dalla Capitale, però, la percezione è diversa: «Mourinho negli ultimi anni ha fatto male – taglia corto Alessio Tacchinardi a Tmw Radio -. Oggi lo prendi per il nome, per la personalità. Abbiamo visto tutti come sia stato incartato da Pioli dal punto di vista tattico. È cambiato il calcio dal triplete, nel calcio devi studiare».



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