Rassegna stampa
Derby di Roma, la Curva Sud emoziona: tributo a Di Bartolomei e stoccate alla Lazio tra storia, ironia e passione

AS ROMA NEWS DERBY CURVA SUD – «Una città, una maglia». Ancora una volta, la Curva Sud della Roma si è superata, regalando uno spettacolo coreografico che ha saputo fondere memoria, identità e ironia. Poco prima del fischio d’inizio del derby contro la Lazio, il settore più caldo del tifo giallorosso ha reso omaggio ad Agostino Di Bartolomei, leggenda romanista che lo scorso 8 aprile avrebbe compiuto 70 anni. La sua immagine campeggiava al centro di una scenografia imponente, accompagnato da tre calciatori con le maglie storiche di Alba, Fortitudo e Roman, le squadre che nel 1927 si fusero per dare vita alla AS Roma, riporta Il Tempo.
A fare da sfondo, un Olimpico vestito di giallo e rosso, con migliaia di cartoncini distribuiti nei distinti e in curva laterale per creare un effetto visivo travolgente. Ad arricchire la scenografia anche dieci iconiche maglie del passato, simbolo della lunga e orgogliosa storia romanista.
Il prepartita è trascorso in un clima carico di attesa ma senza eccessi, con gli spalti che si sono rapidamente riempiti. Tra i primi striscioni spuntati, anche un tocco di cinema: «Laziale Don Buro», citazione del film “Vacanze in America”, con il riferimento al personaggio interpretato da Christian De Sica.
Non è mancata la memoria recente: la vittoria dell’andata per 2-0 è stata celebrata con uno striscione ispirato alla copertina dell’album degli 883, “La donna, il sogno e il grande incubo”, trasformata in «La sconfitta, il falconiere e il grande incubo», con un’immagine dell’abbraccio tra Pellegrini e Saelemaekers, protagonisti di quella serata, e un riferimento polemico al “Pippanera”, storico luogo di fondazione della Lazio.
Durante la partita, la Curva Sud ha continuato a lanciare messaggi e stoccate con la consueta ironia tagliente:
- «Per chi l’avesse dimenticato, fare l’ultras non è Radu»,
- «Noi controcorrente, voi conto-corrente»,
- «Pochi gruppi, pochi ultras… Voi infelici pochi» (parodia di una vecchia coreografia laziale),
- «Fai tanto il pittore, poi fai stampare il telone»,
- «Bonifici tracciati… per guadagni assicurati»,
- «10/4/25, con Lotito non si Bodo a spese»,
- «Che brutto destino esse nati al Pippanera».
Tifo, identità, sfottò e storia: il derby di Roma non è solo una partita, è un racconto collettivo. E ancora una volta, la Curva Sud ha saputo raccontarlo con la voce, i colori e l’anima del popolo romanista.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA