Un derby tutto da giocare, in campo come sugli spalti. Oggi Roma e Lazio si incontreranno all’Olimpico, per il ritorno della semifinale di Coppa Italia, e si torna a giocare senza le barriere in Curva. Vale a dire che, dopo stagioni di proteste e spalti vuoti, torneranno allo stadio oltre 50mila tifosi per riaccendere l’Olimpico di cori e colori.
E per le forze dell’ordine l’allerta è massima. In realtà non c’è un vero e proprio allarme ma, dopo la decisione della Questura di rimuovere i divisori in vetro a seguito del sopralluogo a cui hanno partecipato Coni, Prefettura e Vigili del Fuoco, il derby di oggi rappresenta un vero banco di prova, per tutti.
La partita, peraltro, si gioca in notturna e vedrà tornare i gruppi organizzati in curva: vietato sbagliare, quindi. Lo sanno bene i tifosi, che da un anno e mezzo disertano l’Olimpico, e lo sanno bene le forze di polizia.
In campo, fuori dallo stadio, scenderanno oltre due mila uomini: circa 900 saranno gli steward schierati sugli spalti per il controllo e l’indirizzamento degli spettatori all’interno dello stadio, il resto saranno poliziotti, carabinieri e vigili urbani impegnati nei controlli sui tifosi sia ai tornelli per l’ingresso nell’impianto sportivo sia ad un primo blocco, più distante dallo stadio. Per l’accesso infatti sono previste due zone separate per le due tifoserie: per i tifosi della Roma, che giocano in casa, al Ponte della Musica e per i tifosi della Lazio, ospiti per il ritorno, a Ponte Milvio. Sono già all’opera da ieri per le bonifiche dell’area agenti e artificieri, nella zona tutta intorno allo stadio, anche con le forze dell’ordine a cavallo.
Nel perimetro dell’Olimpico saranno inoltre a disposizione numerose telecamere per la videosorveglianza, rivolte proprio nei punti cruciali intorno allo stadio, dove in passato sono scoppiati scontri tra tifoserie o con la polizia. Controlli speciali, inoltre, saranno indirizzati lungo gli argini del Tevere a ridosso dei tre ponti interessati, Ponte Milvio, Ponte Duca d’Aosta spesso teatro in passato di pesanti scontri, e Ponte della Musica.
(Leggo – L. Loiacono)
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