Non c’è Roma senza Edin Dzeko, l’indirizzo è quello e sarà bene metterselo in testa. Il turnover, ok. Il tridente leggero, per carità. Ma Spalletti ha costruito, voluto e lavorato per tutta l’estate su una squadra che sappia ruotare intorno al centravanti bosniaco. La strada è tracciata. E su quella si muoverà la Roma di questa stagione, a cominciare – ma sarebbe più giusto dire continuare – dalla partita con la Sampdoria di domenica. E pazienza se Dzeko si muove dentro una cristalleria, perché la città continua a non risparmiargli nulla. Eternamente condannato a rincorrere quel che non è e non può essere, ecco cos’è Dzeko oggi per la Roma. Basta farsi un giro per i suoi account twitter e instagram per rendersi conto – non bastassero i commenti viva voce – di un attaccante che non è entrato nel cuore della gente, passi l’eufemismo. Il ritornello è fisso e prescinde dalle prestazioni. Anche se all’esordio in campionato il bosniaco conquista il rigore che sblocca la partita e segna un gol, anche se alla seconda con il Cagliari un suo assist fa esultare Strootman. Niente: tra gli imputati per il k.o. con il Porto c’è lui, quando l’elenco invece sarebbe lungo e Dzeko non dovrebbe figurare tra i primi cinque posti.
DIEGO ED ELSHA GIU‘ – Ma forse ha ragione Dzeko, quando dice «c’è sempre da imparare gli uni dagli altri». L’ha ripetuto anche nei giorni scorsi a Sarajevo, quando ha riconfermato di fronte ai bambini il suo impegno Unicef, di cui è ambasciatore ormai da 6 anni. Domani il bosniaco guiderà la nazionale contro l’Estonia. Domenica cercherà il secondo gol consecutivo in campionato all’Olimpico. Spalletti gli darà fiducia. Per scelta e pure perché il tecnico non è per nulla felice del rendimento di questo inizio di stagione degli altri attaccanti, Perotti ed El Shaarawy su tutti. Erano stati i protagonisti della rimonta della scorso campionato, ora – vuoi per motivi fisici, vuoi per un approccio più «morbido» alla stagione – sono in ribasso nei pensieri dell’allenatore.
ECCO PALLOTTA – In cima c’è Dzeko, in cima a una squadra che si sta abituando a giocare per lui. L’acquisto di Bruno Peres va letto anche in questa direzione. E il possibile passaggio al 3-5-2 non è altro che un mattone ulteriore sulla conferma di Dzeko. Trasformazione che tra oggi e domani potrebbe subire un’accelerata: De Rossi sarà infatti visitato dallo staff medico per stabilire le reale entità dello stop. Notizia che aspetta anche il presidente James Pallotta, il cui sbarco a Roma è confermato per l’inizio della prossima settimana.
(Gazzetta dello Sport)
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