(Corriere della Sera – G. Piacentini) All’Olimpico ci saranno poco più di 30mila spettatori, lo stadio (quasi) pieno si avrà contro il Chelsea e, oltre ai tifosi, alla squadra di Contepensa un po’ anche Eusebio Di Francesco che ieri, a Trigoria, ammetteva: «Per noi i tre punti sono fondamentali. Ma farò qualche scelta pensando anche al Chelsea». Inevitabile, visto che contro gli inglesi la Roma si gioca gran parte delle possibilità di passare il girone di Champions. Prima, però, c’è il campionato e, soprattutto, una partita da non sbagliare. Ecco perché, insieme ai soliti Alisson e Kolarov, Di Francesco farà ancora un ampio turnover: a destra giocherà uno tra Florenzi e Peres (favorito), al centro con Fazio ci dovrebbe essere Juan Jesus, in mezzo dovrebbero rientrare De Rossi, Pellegrini e Strootman, per dare un turno di riposo a Nainggolan sempre presente, tranne a Benevento. «Ma io Radja lo farei giocare sempre – dice Di Francesco – e in qualsiasi ruolo. Sono soddisfatto del suo rendimento, gli manca solo il gol». Gol che manca anche a Defrel, che sicuramente «sarà della partita», da capire se alto a destra o come centravanti al posto di Dzeko. Di Francesco ammette che vuole pensarci bene: «Greg ha bisogno di fiducia e di segnare, ma non so se me la sento di togliere Edin. Deciderò all’ultimo».
Dopo aver sentito anche dalla voce del bosniaco se, effettivamente, sia stanco o meno. Stanco, di certo, non lo sarà suo figlio Federico, avversario speciale nel Bologna. «Gli ho chiesto se giocherà e ha sviato, dice che l’allenatore prova sei o sette moduli diversi. Per me è sempre un’emozione affrontarlo, anche quando parlo di lui con i miei giocatori e lo chiamo Di Francesco invece che Federico». Scherza, papà Eusebio, ma si vede che in realtà serenissimo non è. Normale, visto che uno degli acquisti più importanti dell’anno, Karsdorp, è stato operato al ginocchio. «Sicuramente in questi infortuni c’è una componente casuale, ma dobbiamo trovare delle soluzioni – dice Di Francesco – La prevenzione è alla base di tutto, stiamo lavorando per capire cosa succede. Però abbiamo tutti fiducia nei preparatori Norman e Lippie, siamo una squadra». E una squadra, dice ancora Di Francesco, «si giudica dai risultati. Contano solo quelli». Ecco perché stasera vuole i tre punti. Poi, da domani, si penserà al Chelsea.
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