Eusebio Di Francesco

(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) Nel giorno in cui i catalani utilizzano il megafono del Camp Nou e della Champions per chiedere la libertà per gli indipendentisti agli arresti, Eusebio Di Francesco prova a liberare la Roma dai complessi, inciampando però su un arbitraggio sbagliato. «C’erano due rigori: su Dzeko e Pellegrini – dice –. Già i catalani sono bravi di loro e non hanno bisogno di aiuti. Stavolta sono stati aiutati sia dall’arbitro sia da noi. Abbiamo fatto una grande gara sotto il profilo della voglia, della personalità e della fame. Non posso dire niente ai ragazzi; eravamo sotto 3-0 e neanche me n’ero accorto. Dobbiamo però migliorare alcuni aspetti, abbiamo sbagliato tanto, abbiamo commesso delle ingenuità, ma siamo anche stati sfortunati. Questo risultato è troppo penalizzante. Dovevamo essere più lucidi in alcune circostanze e più cinici sotto porta perché poi il Barcellona non ti perdona. Potevamo concretizzare meglio. Quando crei così tanto contro il Barça bisogna fare gol. Tutti hanno interpretato al meglio la sfida, anche chi è entrato dopo, l’atteggiamento generale è stato positivo, abbiamo recuperato molti palloni ma abbiamo peccato nella qualità delle scelte».

SOGNARE ANCORA – Liquidata così la doppia sfida Italia-Spagna («Quando hai Ronaldo e Messi hai sempre vantaggi tecnici»), DiFra prova a fare anche delle analisi più approfondite. «Abbiamo approcciato la partita con grande coraggio, però l’autorete di De Rossi è stato un errore e ci ha condizionato. Poi abbiamo sbagliato anche sul 2-0; nonostante avessimo tanta esperienza in campo siamo un po’ mancati nella gestione, dando troppo campo agli avversari. Spesso siamo mancati nell’ultimo passaggio. Certo, parlare ora è difficile dopo aver perso per 4-1, anche se il 4° gol è stato immeritato. Nainggolan? Se fosse stato bene avrebbe giocato, perché sapete quanto sia importante, ma Pellegrini ha giocato benissimo per mezz’ora prima di calare per via del problema al polpaccio che lo aveva frenato ultimamente. Voglio lanciare un messaggio: vogliamo continuare a sognare. Lo so che il ritorno sarà difficilissimo, però dobbiamo credere di poter fare una grande partita». E alla fine il d.s. Monchi aggiunge: «Sui rigori avete visto tutti e potete valutare, per il ritorno io comunque credo nell’impresa». La sfida per martedì è già lanciata.



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