(Il Tempo – E. Menghi) Pugno stretto, rabbia negli occhi e un urlo strozzato in gola: «Ora più che mai resilienti e incazzati». Immagine e parole a cura di Eusebio Di Francesco, che non è pratico dei social network, si è iscritto a Twitter due mesi fa e ha cinguettato solo tre volte, sempre sulla Champions, ma ha deciso di scrivere il suo pensiero dopo il ko con l’Atalanta lì dove potessero leggerlo i diretti interessati, i giocatori in primis, e tutti coloro che semplicemente ha in rubrica. Il messaggio del tecnico giallorosso spicca su Whatsapp con tanto di foto esplicativa del suo stato d’animo del momento (è lo scatto della sua esultanza a San Siro durante la gara col Milan), la forza di resistere e la determinazione per reagire, doti necessarie per provare ad uscire fuori dal periodo negativo che la Roma sta vivendo.
La «resilienza» di Di Francesco non è nuova, a settembre era emersa con le prime critiche e i dubbi sul sistema di gioco, tutto superato grazie ai risultati, gli stessi che ora sono i protagonisti della crisi. Eusebio si è preso le sue responsabilità, ma non è mai stato sul banco degli imputati (nel vertice di Londra gli è stata ribadita la fiducia), piuttosto la dirigenza ha messo sotto torchio i calciatori e a loro ha chiesto di dimostrare di avere la giusta mentalità, quella vincente. La pronta risposta non c’è stata, la speranza è che divertimento e relax durante le vacanze invernali abbiano rigenerato la mente dei giocatori, che ripartiranno dall’Inter domenica prossima. Subito un big match, una trasferta complicata per cui sicuramente non mancheranno le motivazioni. Se Spalletti ritroverà la squadra oggi, Di Francesco ha concesso un giorno in più ai suoi, attesi in giornata nella capitale ma solo domani nel centro sportivo di Trigoria per la ripresa degli allenamenti: c’è una doppia seduta in programma. Alisson prima di tornare a Roma dal Brasile ha fatto tappa a Milano per un evento di moda all’Armani Silos e ha buttato benzina sul fuoco: «Real e Psg? Sempre un piacere sapere che in tanti ti guardano, la mia testa ora è alla Roma, il futuro lo lascio a Dio, magari ne riparliamo a giugno». L’occhiolino alle big d’Europa è un’apertura in chiave mercato che ai tifosi suona già come un addio.
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