(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese) Nel finale c’è la sorpresa («Da calciatore potevo andare alla Juve, ma scelsi la Roma»), l’aneddoto di mercato di quando era calciatore e con la Roma riuscì anche a mettere paura ai bianconeri («Mi auguro di rivivere le stesse gioie del 2-2 con gol di Nakata, una delle partite chiave nella stagione dello scudetto»). Prima, invece, Eusebio Di Francesco si era tuffato nell’attualità. E cioè in quel Juventus-Romache è il suo vero esame da grande. Un po’ perché con i bianconeri finora ha vinto una sola volta su 8, un po’ perché questa sfida arriva dopo l’amarezza della Coppa Italia. «Siamo dispiaciuti, è ovvio, ma ora abbiamo altri due obiettivi – dice il tecnico della Roma – Arrivare il più in alto possibile in campionato e andare avanti in Champions. Siamo stati bravissimi a crearceli, adesso non facciamo che si passi dalle stelle alle stalle in un attimo».
TRA DUELLI E GOL – Già, e allora per non far sì che l’ambiente si deprima in un attimo dopo 5 mesi di ottime cose bisogna fare risultato stasera. «Non sarà una gara decisiva, ma è di certo importante dal punto di vista psicologico. Di certo, però, la Roma non cambierà la sua identità e la sua idea di gioco, ve lo assicuro». E quindi sarà una Romad’attacco, che proverà a fare la partita per vincerla. Ma che dovrà fare anche attenzione alle tante stelle bianconere. «Higuain è letale, poi c’è Dybala, anche se io ai bianconeri toglierei Mandzukic. Con le sue qualità fisiche rovina gli equilibri difensivi degli avversari. Il duello con Florenzi? Con la sua fisicità la punta croata è bravo a chiudere i cross che arrivano dalla parte opposta, ma Alessandro ha spiccate qualità offensive e deve essere bravo ad attaccarlo». Così come Di Francesco si augura che Dzeko sia finalmente bravo a scuotersi. «Ha voglia di fare gol, ma gli ho parlato e gli ho detto che non deve sentirsi angosciato. Prima o poi i gol arriverà. E il duello tra lui e Higuain, secondo me, può essere determinante per la sfida di stasera». E se ci dovesse essere un rigore, ecco pronta la soluzione: «Lo tirerà De Rossi (e ride, ndr ). Dzeko con il Torino se la sentiva e va bene così, Perotti resta uno molto bravo. Di certo c’è una cosa, se stasera avremo un rigore tirerà chi decido io». Chiusura con il sogno tricolore: «La Juventus è un esempio da seguire per diventare grandi. Ma io vorrei diventarlo qui, a Roma, dove c’è il sole e dei tifosi meravigliosi».
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