Daniele De Rossi e Esuebio Di Francesco

(Il Tempo – E. Menghi) «Prima di tutto crederci» è lo slogan di Di Francesco per il Liverpool, ma ad accompagnare la Roma verso il sogno finale ci sono anche una serie di frasi motivazionali con cui Monchi ha voluto arredare lo spogliatoio giallorosso: «Non dico che sarà facile, ma sono certo che ne varrà la pena» è una delle scritte che dal 70’ del match col Chievo sono comparse sopra le sedute dei giocatori e sulla strada per arrivarci. Le hanno lette, imparate a memoria e le ripeteranno oggi alle 11 a Trigoria mentre cominceranno a preparare la sfida dell’anno, da affrontare senza Perotti e Defrel, forse pure senza Strootman, perché il colpo al costato è stato duro e rischia di non farcela. Il tecnico hafatto ieri le prove generali della squadra che potrà vedersela coi Reds mercoledì, anche El Shaarawy e Pellegrini hanno possibilità di esserci dal 1’: «Ho 4 attaccanti a disposizione, 3 giocheranno. Schick è una soluzione che posso attuare sia col 4-3-3 sia col 4-2-3-1 in questo momento». In ogni caso sarà difesa a 4 e la formazione è quasi fatta. C’è da lavorare piuttosto sull’atteggiamento: «Vogliamo fare una partita aggressiva, non possiamo stare sotto la nostra traversa, già ci siamo stati troppo all’andata. Mi auguro di ricevere lo stesso applauso dell’altra volta, possiamo fare qualcosa di importante. La tattica va a morire quando mancano certe letture. Per competere in Europa devi avere fisicità e noi siamo stati inferiori a loro, per poterla ribaltare dobbiamo almeno pareggiarli sotto quel punto di vista». E la Roma ha dimostrato di essere in forma: «La condizione della squadra è eccellente, la consapevolezza che stiamo bene dobbiamo riportarla in campo. Non guardiamo quello che è stato, guardiamo avanti. A volte si perde la bussola, dobbiamo crescere in questo, non ci dobbiamo intimorire, abbiamo fatto vedere di poter essere competitivi con loro: crediamoci».



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