«Come se fosse una gara di campionato». E’ un Eusebio Di Francesco carico e determinato quello che si appresta ad affrontare gli ultimi test prima del calcio d’inizio ufficiale della stagione: stasera va in scena la prima delle due amichevoli spagnole della Roma , contro il Siviglia allo Stadio Ramón Sánchez-Pizjuán per il trofeo «Antonio Puerta» (diretta su Sky alle 22). Una partita importante per testare la condizione della squadra che debutterà il 20 agosto contro l’Atalanta . Nella conferenza della vigilia, il tecnico è apparso soddisfatto del lavoro svolto in questo precampionato, ma anche desideroso di osservare un’ulteriore crescita da parte dei suoi ragazzi: «Ci stiamo allenando duramente, queste sono le uniche occasioni in cui si possono valutare i progressi della rosa. C’è maggiore spigliatezza in fase offensiva ma non mi accontento: speriamo di esprimerla con maggiore continuità. Dobbiamo lavorare tanto sull’aspetto tattico, c’è ancora molta strada da fare».
Il 4-3-3 dell’erede di Spalletti deve funzionare come un insieme armonico: «Non esiste per noi un reparto solo, esiste un collettivo formato da difensori, centrocampisti, attaccanti e portieri. Se non funziona un reparto, si soffre ovunque. Migliorando la condizione, si migliorerà in tutti i settori». Di fronte ci sarà una squadra ostica, la quarta forza della Liga dopo Real, Barça e Atletico : «Affronteremo una rosa molto competitiva che ha le qualità per fare molto bene in Spagna e in Europa . Ha preso un ottimo giocatore come Muriel ed ha aggiunto velocità e tecnica in avanti».
Non sarà solo il ritorno del diesse Monchi: a Siviglia ci ha lasciato il cuore anche Diego Perotti , che ha giocato sette anni nello stadio che ospiterà questa sera i giallorossi . «Una grande emozione, ritrovo tanti amici. Sono arrivato qui da ragazzino e torno da uomo». L’argentino, che con El Shaarawy ancora ai box sarà un punto fermo della fascia sinistra in questi primi match della stagione, ha parlato della sua nuova posizione: «Mi si chiede un movimento diverso, che in passato facevo fatica a fare, tra le linee, a entrare nel campo, non aspettando la palla. Questo mi aiuterà a stare più vicino alla porta. L’obiettivo? Abbiamo la squadra giusta per vincere. Dobbiamo alzare un trofeo a tutti i costi».
(Il Tempo – T. Maggi)
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