(Il Tempo – V. Lo Russo) Brividi ed emozione. Insieme a una voglia sfrenata di scrivere una piccola pagina di storia. Sarebbe lui il terzo allenatore della storia del club (dopo Liedholm e Spalletti) ad arrivare tra le prime otto d’Europa. Responsabilità non da poco per Eusebio Di Francesco che ha le idee chiare su come affrontare un impegno di questa portata, senza dubbio il più importante della sua gestione in giallorosso e, ovviamente, della sua carriera. La Roma si rituffa nella Champions a caccia di una vittoria che ribalti l’1-2 d’andata degli ottavi di finale e permetta ai giallorossi di staccare il biglietto per i quarti. Una Roma spensierata e altrettanto determinata, potrebbe bastare anche quella vista al San Paolo ma certamente Di Fra chiede continuità nella gara, perchè contro lo Shakhtar è vietato giocare solo 45 minuti: «Abbiamo un unico obiettivo che passa attraverso il collettivo, anche se uno come Dzeko può essere determinante. Ultimamente non abbiamo avuto continuità nei 90’ – ammette il tecnico – ma spero che tutto quello che abbiamo passato ci possa portare a non fare errori». Non basterà giocare un tempo come ultimamente i giallorossi hanno dimostrato, servirà molto di più, la Roma, stando alle parole del suo allenatore, dovrà dominare gli ucraini: «Non possiamo essere attendisti, vogliamo dominare lo Shakhtar e andare a prenderli nella loro metà campo».
Che sia questo il crocevia della stagione non può negarlo neanche lui che rifiuta i bilanci prematuri, ma di fatto è consapevole di quanto la Roma lassù ci voglia tornare, eccome: «La squadra non è molto abituata a queste vette. È presto per dare giudizi definitivi alla stagione, ma è sicuramente una gara importantissima». La partita della vita insomma, detto così fa paura ma di fatto lo è. «Questa è una qualificazione fondamentale, per ridare slancio a noi ma anche all’ambiente, che spero sia davvero il dodicesimo uomo in campo. La Roma non è tanto abituata a sfide di questo livello, impariamo dalla Juve: non bisogna abbatersi mai. Non conta la quantità della gente che sarà allo stadio, quanto la qualità». Così come quella delle giocate in campo: mai come stasera sarà fondamentale la precisione sotto porta e nella fase difensiva. La formazione ce l’ha chiarissima in testa. Di Francesco questa sera potrà contare nuovamente su Fazio e Dzeko, squalificati contro il Torino. L’argentino andrà a far coppia con Manolas al centro della difesa, con Florenzi e Kolarov a completare la linea davanti ad Alisson, convocato nel frattempo dal ct brasiliano per le gare contro Russia e Germania. Under e Perotti agiranno al fianco del bosniaco in attacco, Strootman e Nainggolan al fianco di De Rossi nel modulo che di partenza dovrebbe essere il 4-3-3, modificabile in corso d’opera in un 4-2-3-1 col Ninja avanzato. In panchina dovrebbero trovare posto Bruno Peres e Gerson, con Gonalons in tribuna.
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