(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese) Non era felice. Dove quel felice lì è chiaramente un eufemismo. Piccolo o grande fate voi, non c’è problema. Alla fine cambia poco, perché quel che conta è che Eusebio Di Francesco glielo ha detto a chiare note, come fa di solito, senza peli sulla lingua. Così ieri per Bruno Peres è stato il turno del colloquio con l’allenatore della Roma, uno che poi ai comportamenti anche extra-campo è attentissimo. Così tanto che in una recente conferenza stampa ha detto: «Non si vince la domenica, ma si vince durante tutta la settimana. Con i comportamenti dentro e fuori il campo». E a uno che ragiona così vagli poi a spiegare quello schianto alle 5.20 di mattina, con un tasso alcolemico nel sangue a 1,87 (invece dello 0,50 consentito). In realtà, però, Bruno Peres non ci ha neanche provato a dare spiegazioni al tecnico giallorosso, conscio di aver fatto un errore imperdonabile. E dal quale, per rialzarsi, ci vorrà la forza di un leone.
LA SITUAZIONE Così dopo aver parlato con Monchi al telefono più volte, ieri il terzino brasiliano è andato a colloquio con l’allenatore. Il quale gli ha confermato l’esclusione per la partita di domenica prossima, contro il Genoa, quando invece Bruno Peres sarebbe servito eccome. Con la situazione disastrata del centrocampo giallorosso (Pellegrini e Nainggolan out per squalifica, Gonalons per infortunio, De Rossi ancora a forte rischio), Di Francesco avrebbe anche potuto pensare di alzare Florenzi sulla linea dei centrocampisti e mettere dentro proprio Bruno Peres. Ipotesi messa già in un angolo direttamente dal brasiliano, con il suo comportamento. Ma Di Francesco, appunto, su queste cose è sì integralista, nel senso di inflessibile. Sui comportamenti non transige, così come non transige neanche il club. Che a Peres applicherà la stessa sanzione comminata a Nainggolan e cioè il massimo della multa (in questo caso intorno ai 50 mila euro). Peres ha incassato il colpo senza replicare. Ci mancherebbe altro, direbbe qualcuno. Ma il giocatore stesso sa di aver fatto qualcosa di imperdonabile, tra l’altro bissando l’incidente dello scorso anno (dove invece che una Lamborghini, distrusse una Porsche).
TOTTI E LA FAMIGLIA In questa situazione, nelle prossime 24 ore sbarcheranno a Roma sia la moglie che il figlio di Bruno Peres, aspetto che aiuterà il brasiliano a ritrovare un po’ di tranquillità in più. Con l’aiuto della famiglia cercherà di rimettersi in carreggiata. L’obiettivo, da qui a fine stagione, è quello di lavorare e basta. Il più possibile e forse anche di più, per cercare di cancellare tutto quanto di brutto c’è sul suo conto. E non è escluso che in questi giorni con Bruno ci parli anche Francesco Totti, che proprio con lui aveva avuto una serie di colloqui nel periodo del mercato di riparazione. Peres gli aveva garantito il massimo dell’applicazione. Bisognerà ripartire da lì, appunto. Da quei colloqui e da quegli obiettivi. Consci che quello che è successo, però, resterà indelebile.
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