NOTIZIE AS ROMA – Monchi assicura: “Di Francesco non è in discussione”. Lo assicura prima dello scempio di Bologna, ma lo assicura. E aggiunge: “Abbiamo fiducia in lui, vuole cambiare la squadra. Sono 20 anni che faccio questo mestiere. A settembre è sbagliato parlare di errori di mercato. Sono il massimo responsabile di tutto, quando in una società c’è uno che ha libertà come ce l’ho io, è normale che prenda responsabilità”.
E se le prende pure nel post partita quando non si presenta di fronte ai microfoni, ma è pronto a chiedere scusa per lo spettacolo (si fa per dire) appena visto. Così brutto da convincere Pallotta a ordinare il ritiro forzato della squadra che da ieri dorme a Trigoria e così farà fino al derby del 29. Tutte le discussioni sportive a Roma ora coinvolgono il tecnico, il suo futuro e il rapporto col ds spagnolo. Difficile assegnare le colpe, facile notare una valutazione diversa del mercato appena concluso.
Ieri l’ennesimo segnale: Marcano adattato a terzino sinistro con conseguente bocciatura di Santon e Luca Pellegrini. Tutto questo dopo la decisione di mandare in tribuna Karsdorp. Faticano a trovare il giusto posto pure gli altri acquisti di Monchi: Schick, Cristante, Pastore, Kluivert o Coric. [fncvideo id=839783 autoplay=false] L’altro “colpevole” (per la piazza) Pallotta oltre alla decisione sul ritiro comincia a prendere le distanze. A Boston, così come a Londra dove vive e dirige Baldini, si ragione sul futuro.
Anche di Di Francesco. Nell’immediato sarebbe difficile cambiare anche perché ci sono Frosinone e (soprattutto) Lazio alle porte. Tra cinque giorni, però, verrà stilato un primo bilancio. Senza reazione della squadra potrebbe essere presa una decisione drastica che porterebbe al 7° allenatore in 8 anni di gestione americana. Sulla piazza, oltre ai quasi impossibili Conte e Zidane, ci sono due nomi già circolati a Trigoria e che nelle ultime settimane hanno drizzato le antenne: Montella e Ranieri.
Entrambi salvarono la stagione romanista: Vincenzino nel 2010 subentrando proprio all’ex Leicester e portando la Roma in Europa League; l’anno precedente Claudio rilevando Spalletti e sfiorando lo scudetto nel 2009 poi finito all’Inter. Montella è in pole e sarebbe più che felice di tornare. L’unico sorriso è arrivato ieri sera da Totti che, ospite da Fazio su Rai 1, ha strappato momenti di malinconia in collegamento con Venditti impegnato durante il concerto all’Arena di Verona. Il capitano ha promesso che i proventi della sua biografia in uscita giovedì giorno del suo 42 compleanno saranno devoluti al Bambin Gesù.
(Leggo – F. Balzani)
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