Anche in questo caso il triangolo non è stato considerato, soprattutto in merito alle tempistiche necessarie per ufficializzare in fretta l’arrivo in giallorosso di Eusebio Di Francesco. Nonostante l’accordo già raggiunto tra il tecnico e il club di Pallotta (biennale a 1,5 milioni netti a stagione) il Sassuolo continua a ricoprire il ruolo di terzo incomodo, almeno finché non verrà risolta economicamente la clausola rescissoria da 3 milioni.
La Roma, impegnata al completo nelle riunioni degli stati generali a Boston, ha lasciato la capitale con la consapevolezza di non dover intervenire direttamente nell’affare grazie alle rassicurazioni arrivate dallo stesso Di Francesco, convinto di poter risolvere personalmente la situazione con il presidente Squinzi. Un accordo verbale strettolo scorso anno che avrebbe previsto un addio consensuale, ma che al momento ha registrato inaspettate difficoltà. Motivo per cui i tempi si sono dilatati rispetto alle date prefissate, tra cui quella che avrebbe dovuto portare l’allenatore pescarese oltre oceano per la firma del contratto. Ipotesi complicata (ma non ancora da escludere del tutto) considerando il rientro della dirigenza dagli States programmato per martedì prossimo. Se nelle prossime ore le richieste del Sassuolo non si piegheranno di fronte all’insistenza di Di Francesco allora sarà la Roma ad intromettersi nella questione cercando soluzioni alternative al pagamento della clausola (eventualità sgradita a Pallotta). Anche perché sul piatto della trattativa possono essere inserite opzioni relative all’inserimento di contropartite tecniche in prestito o al cambiamento di formula e pagamento sui calciatori giallorossi presenti attualmente nella rosa emiliana (Ricci e Pellegrini). L’intenzione però è di non trascinare ulteriormente il triangolo delle parti e sistemare la questione in fretta, cominciando quindi ad escludere una delle voci principali segnate dalla lista delle priorità segnate a Boston. Poi sarà di tempo di accelerare anche sul fronte mercato. I numeri del bilancio così i parametri segnati dal fair play finanziario spingono verso la possibilità di una cessione entro il prossimo 30 giugno, ma l’ago della bilancia sarà spostato come al solito dalle offerte che nelle prossime settimane arriveranno a Trigoria.
Finora sono stati segnalati soltanto contatti con il Liverpool, che dovrà però superare la soglia dei 40 milioni per provare a convincere la Roma a dire addio a Salah, il primo tra gli indi ziati in grado di sistemare la posizione finanziaria del club prima della chiusura d’esercizio. In attesa di un rilancio dall’Inghilterra, l’attaccante egiziano ha dato la disponibilità per il trasferimento, strizzando l’occhio ad una proposta d’ingaggio superiore ai 4 milioni netti a stagione. Nonostante il ragazzo non abbia mai forzato la mano con la Roma richiedendo direttamente la cessione, c’è comunque la voglia di riprovare una nuova avventura in Premier League dopo la prima deludente esperienza al Chelsea. Nel frattempo c’è tanto altro a cui pensare: le valutazioni di Monchi sul mercato in entrata saranno legate anche alla permanenza dei big. Dopo il breve colloquio tra Pallotta e Manolas al termine della sfida con il Genoa, si lavora per trovare un’intesa sul rinnovo contrattuale del difensore greco. Pronto un adeguamento a 2,5 milioni a stagione.
(Il Tempo)
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