(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) Viaggio non agevole, mancata rifinitura a Londra, dubbi. Di Francesco non fa drammi ma riflette. Due domande su tutti: meglio De Rossi (o Gonalons), meglio Florenzi (o Under), sempre che tutti i difensori siano al meglio (acciacchi ci sono)? L’allenatore della Roma, però, ha orgoglio. «Non firmerei per il pari. Preparo la partita per i tre punti e non parto per accontentarmi, farei una cosa sbagliata. Devo chiedere sempre il meglio. Per poter crescere le partite vanno affrontate nel modo giusto. Questa per noi è una tappa importante anche per rispondere alla sconfitta col Napoli. Perciò voglio un approccio differente rispetto alla partita di sabato, ma anche loro faranno lo stesso perché hanno perso con l’ultima in classifica. La possibilità di cambiare c’è sempre, qualcosa farò. Gonalons? Può giocare gare così. A Baku è andato nel pallone, ma si allena in modo eccellente, potrebbe essere della partita. Nei calciatori contano le qualità psicologiche, tecniche e fisiche, ma vanno abbinate. Innanzitutto cominciamo a correre, per tenere il ritmo alto. Noi dobbiamo prima di tutto pareggiarci alle altre e poi avere più testa e più qualità». Sul fronte infortuni, così Di Francesco parla dello staff Usa. «Sono venuto a Roma per collaborare, ma il primo responsabile sono io. E poi gli infortuni ci sono anche al Chelsea…».
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