AS ROMA NEWS FROSINONE DI FRANCESCO – Mai il sorriso di Eusebio Di Francesco è stato così smagliante. Segno della serenità che regna nello spogliatoio del Frosinone che con 9 punti in classifica guarda dall’alto in basso la Lazio e la Roma e continuerà a restare davanti qualunque sia il risultato della sfida dell’Olimpico.
Anche se il ricordo non può non andare al passato, quando il tecnico dei ciociari sedeva sulla panchina della Roma (dall’estate 2017 fino a marzo 2019) passando per l’indimenticato 3-0 al Barcellona nei quarti di Champions League (10 aprile 2018) e il passaggio alle semifinali. Questa sera, dunque, presente e passato si fondono nella sua mente.
«Conosco benissimo la piazza, capisco che il pubblico è arrabbiato ma so che sarà sempre vicino alla squadra. Noi abbiamo preparato al meglio la gara, sia sotto il profilo tattico che strategico. Affronteremo un avversario senza dubbio differenti da quelli che abbiamo incontrato finora, certamente più insidioso e con una gran voglia di riscatto. Ma noi abbiamo una buona qualità, migliorabile nei 20-25 metri finali», dice Di Francesco al Corriere della Sera.
Che Roma si aspetta? E che Frosinone sarà?
«Noi dobbiamo prepararci ad entrambi i sistemi di gioco della Roma. Loro cercheranno di cambiare poco. È difficile, dopo partite così ravvicinate, pensare di apportare modifiche tattiche. Penso che Mourinho possa abbassare Cristante in difesa: lui è molto bravo e lo ha dimostrato nel gol al Genoa e nel palo che ha colpito a Torino. È un giocatore duttile che garantisce la difesa a 4 e, durante la gara, salire più avanti. Valuterò questi cambi e per adattare così le nostre fasi di gioco».
I problemi della Roma, compresi quelli fisici, potrebbero giocare a favore del Frosinone.
«Vedremo in campo se noi stiamo meglio della Roma, perché poi entrano in gioco tanti altri fattori, come quelli caratteriali e ambientali. Dobbiamo essere bravi a preparare la gara in tutti i sensi. Sul concetto di star meglio o peggio fisicamente non sono del tutto d’accordo: si parlava di un’Inter dominatrice e poi è caduta in casa contro il Sassuolo. Dobbiamo restare aggrappati al risultato e alle nostre ottime prove, senza pensare alla loro condizione. Mourinho è un grandissimo allenatore, eccezionale motivatore. È passato attraverso tantissime difficoltà e tante vittorie e sa benissimo come gestire queste situazioni».
Emozioni da avversario?
«Non ci sto pensando più di tanto. Vedere quel pubblico mi farà molto piacere, ma sono concentrato sul Frosinone, anche se l’amore per la Roma rimarrà intatto».
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