Eusebio Di Francesco

(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) Su alcuni ponti di Vilnius, in Lituania, si può leggere un cartello che recita: «Ricorda, c’è ancora qualcuno al mondo per cui tu sei importante». Niente affatto banale per un Paese in cui la percentuale dei suicidi è drammaticamente elevata. Ecco, al netto delle critiche, Eusebio Di Francesco non ha alcun bisogno di autoaffondarsi – calcisticamente parlando – perché la Roma ce l’ha in pugno. Ed è per questo che, alle critiche ricevute, alla vigilia del Verona risponde graffiando.

PALLOTTA A TRIGORIA – «Sarei un ipocrita se dicessi che non vedo del negativismo intorno alla Roma – dice –. È prematuro ma fa parte di questo mondo, non mi meraviglio. Certo, dopo 270’ di partite ufficiali stiamo creando dei polveroni insensati. Ognuno è libero di dire ciò che vuole, ma io sono resiliente (capace di affrontare i momenti difficili, ndr) e sono abituato a tutto questo». Se il presidente Pallotta, sbarcato ieri a Trigoria, e Nainggolan gli hanno ribadito stima e fiducia («sono parole che fanno piacere», dice Di Francesco), le considerazioni di Dzeko – nel post partita con l’Atletico – non sono state gradite.

LUI E DZEKO – «A caldo si dicono cose che non si dovrebbero dire. A me non sono piaciute le sue parole, ma sono state chiarite. Dzeko deve mettersi ancora più a disposizione del collettivo. È normale che un attaccante quando ha poche occasioni fa fatica. Sono convinto che tornerà al gol facilmente. Il suo sfogo è stato sbagliato ma se n’è reso conto perché è intelligente». Non solo. Crediamo si sia accorto come il tecnico abruzzese sappia essere anche duro. «Porto avanti il mio modo di essere con il mio carattere, che vi assicuro non è un bel carattere quando mi ci metto. Io cerco di essere sempre positivo e ribaltare la negatività con il lavoro e i risultati». E risultati significa innanzitutto vincere col Verona. «Siamo potenzialmente superiori ma dovremo essere aggressivi, determinati e attaccare la profondità. Solo così lo batteremo. Non dobbiamo prenderlo sottogamba».

ÜNDER E IL METEO – Proprio vero. E la mossa a sorpresa potrebbe essere il lancio dall’inizio del giovane attaccante turco Ünder. Con una incognita: se la pioggia (prevista) appesantisse parecchio il campo, a quel punto potrebbe essere recuperato al suo posto Defrel, perché il turco è leggerino.

GRAFFIO A D’ALEMA – Chiudiamo in modo più leggero. Con la replica di Di Francesco a D’Alema, che aveva espresso dubbi e nostalgie spallettiane. «D’Alema ha detto che la Roma non ha gioco e lotterà per la salvezza? Beh, siccome lui è una grande esperto di vittorie, quando mi servirà chiederò a lui le condizioni giuste per poterlo fare», ha detto caustico il tecnico. E ieri è arrivata la precisazione del politico. «Qualche perplessità, ma sono tifoso della Roma, e dunque anche del suo tecnico. Mi dispiace che nasca una polemica da una conversazione privata di cui sono stati rubati alcuni spezzoni, montati malamente. Sarò felice di parlare con Di Francesco, se lui vorrà». Magari più avanti. Con calma.



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