Eusebio Di Francesco

NOTIZIE AS ROMA DI FRANCESCO – “In questo momento il nostro obiettivo è conquistare un posto in Champions League”. Eusebio Di Francesco aspetta risposte precise dalla sua squadra sul piano della continuità. “Sarei guardingo anche se avessi dieci punti in più in classifica. Invece, siamo in ritardo. Abbiamo perso troppi punti per strada. E la speranza è quella di provare a recuperarli prima possibile. Diciamo che il successo contro la Sampdoria lo considero un ottimo punto di partenza. Stiamo trovando un ritmo importante” ha detto a Coverciano.

Gli chiedono dello scatenato El Shaarawy. Il Faraone non è stato convocato dal c.t. azzurro Mancini. “Come dovrebbe utilizzarlo il c.t.? Se mai venisse chiamato ci penserà Mancini a proporlo nella maniera più corretta. Però servirebbe più equilibrio nei giudizi sui giocatori. Prima della doppietta realizzata da El Shaarawy in molti mi chiedevano perché il nostro attaccante non riusciva più a esibirsi a certi livelli. Ora dovrebbe andare in Nazionale. La verità è che i gol cambiano la vita degli attaccanti. Mi auguro la possa cambiare anche a Schick. Non si deve fermare ora che è ripartito. Deve continuare a lavorare e trovando la condizione migliore, che passa per gli allenamenti. Un gol è vitale per dare fiducia e sicurezza a un attaccante”.

Con orgoglio, invece, di Francesco rivendica la crescita del giovane Lorenzo Pellegrini. Scoperto e valorizzato quando era sulla panchina del Sassuolo e ora sempre più protagonista in maglia giallorossa. In attesa di trovare spazio pure nella nazionale di Mancini. “Con Pellegrini c’è un percorso di crescita. Che riguarda anche tanti altri giovani interessanti della Roma. Un percorso che passa anche attraverso prestazioni meno buone come è successo a Pellegrini nella passata stagione quando non è riuscito a dare la continuità che avrebbe voluto. Adesso si è sbloccato e può diventare per noi una pedina fondamentale, così come Cristante, che sta salendo di livello. Deve riabituarsi a giocare da mediano, cosa che non faceva lo scorso anno con Gasperini. Aveva più riferimenti in fase difensiva. Deve migliorare sulle traiettorie di gioco ma ha grande predisposizione al sacrificio, corsa e condizione”. Sul centrocampo, poi, chiosa così: “Nella mia Roma non c’è la figura del regista. L’unico che può farlo è De Rossi, che in questo momento è fuori”.

(Gazzetta dello Sport)



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