NOTIZIE AS ROMA DI FRANCESCO – Parola d’ordine: continuità. Di Francesco la chiede nei risultati (la Roma viene da 4 successi consecutivi), la mette in pratica nel modulo (avanti con il 4-2-3-1) e nelle scelte. Perché se anche le 6 gare in 22 giorni lasciano presagire un turnover massiccio, da alcune certezze non si smuove. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a Dzeko.
Una volta perché è in serie positiva, un’altra perché «va coccolato», un’altra ancora – come ieri – perché «Schick ha qualche problemino», fatto sta che il bosniaco gioca sempre: «Non mi stancherò mai di dirlo, Edin ha potenzialità enormi. Gli manca continuità. A volte non dico che sparisca, ma si mette un po’ meno a disposizione dei compagni. Sta comunque facendo un ottimo lavoro. La Spal? Avremo una partita molto complicata. Sottovalutarli è un errore, servirà grande attenzione. È una partita che va presa con le molle e molto delicata. Dobbiamo dare continuità, chi ce l’ha ottiene risultati importanti».
Per questo motivo, Coric – dato in rampa di lancio un paio di settimane fa – può ancora attendere: «Non credo che quello di esterno sia il suo ruolo per quello che ho visto in precampionato e in allenamento. È un centrocampista, può essere un trequartista ma migliorando l’interdizione può fare anche uno dei due centrali».
Eusebio recupera Pastore ma non rischia Kolarov e De Rossi: «La speranza è di averli a disposizione per il Cska Mosca». A sinistra, in difesa, spazio a Luca Pellegrini. Tornando a Daniele, non esclude in futuro di vederlo allenare: «In realtà è già un mio collaboratore (sorride, ndc). È molto bravo, un punto di riferimento per i giovani. Ritengo che potrà farlo tranquillamente».
(Il Messaggero – S. Carina)
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