(Il Messaggero) Nel gelo della sala-stampa dello stadio Ferraris, Eusebio Di Francescosi siede soddisfatto. «Ho rivisto un atteggiamento giusto questa (ieri, ndi) sera. E poi stavolta ci si è messa anche la sfortuna», attacca subito. «Meritavamo molto più del pari, abbiamo giocato con ferocia, a parte qualche sbavatura abbiamo costruito più di loro». Ed è chiaro che i primi attori della serata siano stati Dzeko e Antonucci: il bosniaco nel ruolo di realizzatore (e di protagonista di mercato), il giovane Mirko nelle vesti di suggeritore. «Al di là del fatto che Dzeko si sia messo a disposizione, è un giocatore che a volte si vede poco. Ma faccio i complimenti al ragazzino (Antonucci, ndi), ha avuto coraggio, e soprattutto alla squadra per la prestazione. Con questo atteggiamento possiamo riprenderci quanto abbiamo lasciato per strada». Dunque la Roma è ormai «guarita», secondo il suo allenatore? «Per me ci siamo ritrovati, poi i gol vanno meritati», sussurra Eusebio. E aggiunge. «Siamo andati in svantaggio per una situazione irregolare», dice riferendosi al fallo di Ferrari su Strootman, perdonato (o non visto proprio) dall’arbitro Orsato. «La cosa più grave è che anche l’assistente di linea abbia alzato la bandierina e non sia stato considerato. Questo mi dà fastidio. Il Var deve tutelare lo spettacolo ma deve essere uguale per tutti».
IL CAPITANO – E Dzeko? Di Francesco fa una pausa. E comincia. «Edin ha sbagliato qualche palla di troppo nel primo tempo, ma è stato decisivo. Mi ha dato grandissima disponibilità, fin quando sta nella Roma gioca per me». E, ora, che cosa succederà? «La mia speranza conta relativamente, se esiste la trattativa una ragione c’è. Poi andremo a fare altro nel caso andasse via. Per ora mi tengo stretto Dzeko». E se partisse, bisognerebbe riadattare la squadra? «Le caratteristiche fanno la differenza, ma nella mia idea di gioco alcuni movimenti sono fondamentali e devo dire che oggi i giocatori li hanno fatti bene». Infine una battuta o, chissà, una grande verità. «Aleix Vidal, mi domandate? E in che ruolo gioca…?», sorride. Arriva capitan Florenzi, poi. «Il pari ci sta stretto. E comunque giocando così possiamo toglierci soddisfazioni». Ed eccolo, il piccolo grande Antonucci. «Dedico questo pareggio alla mia mamma, da bimbo le avevo detto che il mio sogno sarebbe stato di debuttare a Genova». Lo raggiunge Pellegrini, in dubbio per domenica: «Ripartiamo da qui, giocando così questa Roma può vincere con tutti».
LE TRATTATIVE – In attesa di scoprire se quello di Marassi è stato l’ultimo gol in giallorosso di Dzeko (manca l’accordo economico tra il centravanti e il Chelsea), Emerson si prepara a raggiungere Conte a Londra. Monchi, intanto, continua a trattare Vidal con il Barcellona (prestito oneroso con diritto di riscatto: costo totale dell’operazione 10 milioni) e valuta se acquistare anche Sansone dal Villarreal che offre pure Soriano.
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