(Il Tempo – E. Menghi) Forse non se l’immaginava così il primo anno da titolare della fascia De Rossi, troppo assente nella Roma che ha urgente bisogno del suo capitano. In primis per l’emergenza a centrocampo, poi per il valore, la leadership e l’esperienza del 4-2-3-1 che Di Francesco sta sperimentando per tirar fuori dalla crisi la squadra. Una boccata d’ossigeno c’è stata nel weekend in cui Inter e Lazio hanno fallito, riavvicinando il terzo posto (-2), ma a Verona si sono visti i soliti difetti e serve una conferma col Benevento per tornare davvero a respirare l’aria della Champions.
Di Francesco domenica più che mai spera di poter contare su Daniele, che non si fermava così a lungo (38 giorni) dalla terribile pubalgia dei vent’anni, quando sparì dal campo per 4 mesi. Tutto sommato il numero 16 ha vissuto una carriera senza troppi cerotti, gli è capitato, questo sì, di fermarsi più volte in una stagione per le ricadute a quello che è tutt’ora il suo punto debole, il polpaccio, che mai l’aveva fatto dannare tanto come stavolta. De Rossi ha saltato 5 partite, ogni volta ci ha provato fino all’ultimo minuto ad entrare nella lista dei convocati, ma alla fine, anche quando è partito con la squadra per il mini ritiro milanese, non è riuscito a dare il suo contributo e ha fatto quello che avrebbe fatto se non fosse riuscito a diventare un calciatore: il tifoso della Roma. Ma questa settimana è diversa dalle altre e un capitano lo sa, è ora di lasciare il posto libero in tribuna e riempire il vuoto in mediana, perché le assenze per squalifica di Pellegrini e Nainggolan complicano la vita a Di Francesco. «Ho la speranza – diceva il tecnico al Bentegodi – di recuperare Daniele, ma non ne ho la certezza. Se non dovesse farcela non ci sarà problema, giocheranno altri, mantenendo i principi e la mentalità della squadra».
La teoria è giusta, ma in pratica Di Francesco si ritroverebbe con il solo Strootman a centrocampo, e pure stanco visto che da quando manca De Rossi le ha giocate tutte. L’altemativa Gerson è più probabile che serva sulla trequarti, lì dove si è mosso Radja a Verona. Per scoprire se il capitano sarà della partita si dovrà aspettare qualche allenamento, a ridosso del match saranno fatti dei provini, domani è pure in programma un’amichevole in famiglia e venerdì potrebbe essere un giorno decisivo: sarà sottoposto a una nuova ecografia. Nell’ultima la lesione era scomparsa, ma il vero problema sono le vecchie cicatrici che gli provocano fastidio. Senza il danno e in piena emergenza, proverà comunque a stringere i denti per tornare a dirigere nel 4-2-3-1 che conosce a menadito. Schick intanto è tornato a correre in campo e manda segnali positivi per domenica, restano out Silva e Gonalons, e pure Antonucci è a rischio (solo individuale alla ripresa). Per Peres strigliata di Di Francesco top secret dopo l’incidente all’alba.
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