«Totti? Sarà sicuramente con noi come dirigente, al di là del ruolo che sceglierà». È Eusebio Di Francesco ad annunciare un imminente ritorno a Trigoria del numero dieci, che, dopo le vacanze in Grecia, si è trasferito con la famiglia a Sabaudia. «Ci ho parlato ultimamente – chiarisce il tecnico della Roma al “Il Centro”, quotidiano abruzzese – e sarei felice di averlo al mio fianco, sarebbe un valore aggiunto per la sua conoscenza dell’ambiente e per il suo spessore all’interno della squadra. È ovvio che poi l’allenatore lo faccio io, ma avere vicino delle persone che conoscono l’ambiente e i giocatori mi potrebbe aiutare a trovare la chiave di lettura per molte situazioni». Un sodalizio, quello tra Totti e Di Francesco, che dovrebbe rinnovarsi, a sedici anni dalla vittoria dello scudetto, per provare a costruire una stagione da protagonisti. «Dobbiamo creare un gruppo che possa compattare squadra, società e ambiente portando positività, come nel 2001 – continua Eusebio – senza abbatterci quando le cose non andranno bene, cercando di ricreare l’atmosfera vissuta l’anno dello scudetto».
Avrà in rosa Gonalons, il mister giallorosso, che ieri, dopo le visite mediche, ha firmato un contratto fino al 2021. «Ho parlato con Pjanic e Yanga- Mbiwa – ammette il francese proveniente dal Lione per 5 milioni – mi hanno detto cose belle di Roma e so dove mettere i piedi, non sono preoccupato». Saluta invece tutti Szczesny. «Mi sono appena reso conto che non sono più un giocatore della Roma – la sintesi del pensiero lasciato su Instagram dal portiere polacco – rappresentare questo club per due anni mi ha dato gioia ed orgoglio. Sarò sempre grato a tutti voi. Forza Roma!». Ore decisive, intanto, per la cessione di Ruediger al Chelsea. Il difensore, fresco di vittoria della Confederations Cup con la Germania, sta definendo i dettagli del suo trasferimento a Londra, mentre è stato operato ieri a Villa Stuart Karsdorp: modesta lesione del corno posteriore del menisco, recita il bollettino, per uno stop di circa 4 settimane. È nel frattempo nata la secondogenita di Manolas, Flora.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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