NOTIZIE AS ROMA DI FRANCESCO – Di Francesco resta lì, in stand by, come se domenica sera non fosse accaduto niente. Anzi, ad ascoltare i rumors di giornata adesso la situazione del tecnico sarebbe addirittura peggiorata. L’atteggiamento controproducente di alcuni giocatori e la prestazione scadente della squadra non escludono che il ribaltone sia più vicino di quanto si possa pensare.
I 3 punti presi contro i rossoblù sono vitali per la classifica, ma non per l’allenatore. Il suo destino sembra segnato. Pallotta, indirizzato dal suggeritore Baldini, ha già l’erede di Di Francesco (da quasi 3 mesi: 23 settembre, sconfitta al Dall’Ara contro il Bologna): è Paulo Sousa. Che corre da solo. C’è chi garantisce di averlo intercettato domenica sera a Monte Mario (collina e non tribuna).
Lì, appollaiato sul trespolo dell’albergo con vista sull’Olimpico, o altrove, ha comunque tifato per Prandelli, ex giocatore juventino (ed ex allenatore della Fiorentina) come lui. L’arbitro Di Bello (e anche il Var Chiffi) gli hanno mandato di traverso la cena. Rimane, dunque, in attesa. Come il collega in bilico. Monchi a Boston continuerà a difendere l’allenatore davanti al presidente. Che non vorrebbe più aspettare.
Sousa non convince Monchi che, prima di partire, ha rassicurato Di Francesco, confermandolo in panchina, sabato sera allo Stadium di Torino, per il match contro la Juve. E magari resterà anche per quelli contro il Sassuolo all’Olimpico (26 dicembre) e il Parma al Tardini (29). Alla fine del girone d’andata verrebbero poi tirate le somme. Pallotta vota per l’esonero.
(Il Messaggero – U. Trani)
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