(Corriere della Sera – L. Valdiserri) La prima legge del calcio è: i panni sporchi si lavano in casa. È per questo che, ogni volta che una voce si alza più forte, il giorno dopo si ricorre alla precisazione o alla smentita. Alla Roma è successo due volte in una settimana.
Edin Dzeko ha detto di sentirsi orfano di Salah e che Nainggolan adesso gioca troppo lontano da lui. Poi si è corretto: «Le scelte del mister sono giuste».
A Massimo D’Alema, presidente onorario del Roma Club Montecitorio, è stata attribuita una frase tranchant: «La Roma non ha gioco, quest’anno lottiamo per la salvezza». Frase ricusata ieri: «La battuta non l’ho fatta io, ma un’altra persona e poi mi è stata attribuita per un montaggio scorretto nel video. Qualche perplessità di inizio anno ce l’ho, ma ho fiducia che con il tempo la squadra crescerà. Sarò il primo ad essere felice se Di Francesco otterrà successi».
Nel frattempo, però, nella conferenza stampa prima di Roma-Verona (stasera alo stadio Olimpico, ore 20,45) il tecnico aveva risposto con una battuta salace: «Visto che D’Alema è un grande esperto di vittorie, quando mi servirà gli chiederò consiglio…».
Ma Di Francesco e D’Alema sono vincenti o perdenti? Il mondo dei politici tifosi è diviso. Fabrizio Cicchitto (Alternativa Popolare) sposta il tiro: «Di Francesco? C’è bisogno di tempo per un giudizio. Ma il vero problema è che gli hanno venduto Salah e Ruediger». Francesco Storace (Movimento Nazionale per la Sovranità) gioca all’ala destra: «Qual è la notizia? D’Alema si è fatto un altro nemico, sarà felice. Di Francesco? Io sono sempre stato con la società a prescindere. Tranne in un caso: quando Spalletti si è messo contro Totti». Concetto condiviso da Maurizio Gasparri: «Dopo Spalletti, che aveva tutti a favore e poi si è fatto odiare, adesso abbiamo Di Francesco che almeno è romanista. Diamogli tempo. D’Alema? L’ho visto alla partita con Latorre e ci ho fatto un tweet: certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Chissà, magari si è confuso. I rumours che sento intorno a Di Francesco, però, non mi piacciono».
Spalletti unisce tutti, ascoltando Paolo Cento (Sinistra Italiana), presidente del Roma Club Montecitorio: «A Di Francesco va dato tempo. Quello che posso già dire è che non rimpiango Spalletti. D’Alema è come la Roma: a volte ha vinto e a volte ha perso».
Ignazio Abrignani (Ala), vicepresidente del Roma Club Montecitorio, ha una richiesta: «Aspettiamo Karsdorp e Schick, dando a Di Francesco il tempo per lavorare. Vorrei chiedere ai tifosi, politici o no, di fare i tifosi». Fosse facile, a Roma.
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