Giuseppe Iachini e Eusebio Di Francesco

(Gazzetta dello Sport) La Roma che batte il Sassuolo chiude sotto di una posizione e con 10 punti in meno dell’anno scorso. La stagione può comunque essere considerata soddisfacente dal punto di vista economico ed emotivo. La prima voce, che preme di più al club, ha registrato l’ingente incasso derivato dalla Champions, con una stima vicina ai cento milioni. La seconda, che fa scaldare i tifosi, racconta di una semifinale nella coppa più prestigiosa e di una rimonta sul Barcellona nei quarti da narrazione eterna.

Nei comprensibili ritmi da saracinesca semiabbassata, è la partita dei portieri di riserva. Skorupski era a zero minuti di campionato, prima di ieri. Il sostituto di Alisson ha chiesto di andarsene, cerca di convincere gli acquirenti con un buon riflesso su Politano. Anche Gianluca Pegolo, 37 anni, 19 minuti recupero compreso nell’unico precedente al posto di Consigli, sembra ricavare una discreta figura con un paio di voli plastici. Ma quando Manolas va all’arrembaggio come soltanto un difensore nell’altra area può fare, il portiere usa le mani per proteggersi sul cross violento del greco e la palla finisce in porta. Applausi per Di Francesco anche dal suo ex pubblico, ma pure per Iachini. Il suo futuro è già segnato: nonostante la salvezza, e un contratto fino al 2019, al vertice della società non viene troppo apprezzato il suo modo di costruire calcio



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