Eusebio Di Francesco

(Leggo – F. Balzani) Pesanti, anzi pesantissimi. I gol di Dzeko e di conseguenza i punti che si porta a casa la Roma da San Siro al termine di un ciclo vincente di 6 partite che – tra Champions e campionato – hanno portato sedici punti su diciotto a Di Francesco e sette gol in tasca al bosniaco. Quello di ieri sera, a 20′ dalla fine, ha sbloccato una gara sofferta, che a tratti ha visto pure il Milan di Montella andare vicino al vantaggio. Poi ci ha pensato Edin a ristabilire le distanze: sassata da fuori area con deviazione di Romagnoli ed esultanza rabbiosa. Come se non bastasse Dzeko ha avviato anche l’azione dello 0-2 a firma Florenzi tornato al gol dopo 546 giorni (l’ultimo, prima del grave infortunio, lo aveva segnato il 3 aprile 2016 contro la Lazio).

Tre punti fondamentali per non perdere il treno delle prime, una vittoria di carattere che fa apprezzare il lato cinico di Di Francesco. “Sì, siamo venuti a Milano per vincere – ammette Eusebio – La partita con la Samp rinviata non aiuta a livello mentale, ora potevamo stare più su. Avevano detto che vinciamo solo le partite facili, abbiamo dimostrato che ci siamo anche in quelle difficili e che stiamo crescendo tanto. Avevamo tante assenze e molta stanchezza e nonostante ciò ne siamo usciti bene. Questa gara andava giocata con la testa più che col fisico e la tecnica, è stata una grande prova di maturità. Abbiamo colpito al momento giusto e siamo stati bravissimi a portare a casa un risultato importantissimo. Florenzi? Lui sa fare tutto, ma un giorno mi disse di essere un terzino fortissimo. Secondo me così si limita perché da esterno alto è un grande giocatore, ha tempi di entrata e inserimento”.

La vecchia Roma quindi batte il nuovo Milan. Tra infortuni e bocciature a San Siro l’unico neo acquisto in campo è Kolarov mentre Montella ha mandato in campo 9 nuovi giocatori. Il primo tempo è stato noioso. Risultato? Un solo tiro in porta (di Pellegrini al 42′). Nella ripresa proprio grazie a un assist di Lorenzo arriva l’occasione da tre punti, ma Florenzi si emoziona a tu per tu con Donnarumma. Poi si è scatenato Dzeko, e il Milan è andato in bambola. “Questa vittoria vale tanto così come il mio gol – sorride Florenzi – Abbiamo lanciato un segnale alle altre: ci siamo anche noi. Scudetto? Lo dirà solo il tempo, noi dobbiamo continuare così con questa fame e pensare solo a noi stessi”. Con una gara in meno la Roma si porta a 15 punti: negli ultimi 20 anni mai un allenatore italiano esordiente in serie A aveva fatto meglio.



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