(Il Messaggero – G. Lengua) Troppo facile pensare che la Roma arrivi più carica al derby perché sulle ali dell’entusiasmo per la qualificazione alla semifinale di Champions. Ed è troppo semplice pensare che Lazio sia demotivata per l’esclusione dall’Europa League. Tutto troppo banale per Eusebio Di Francesco che di derby in panchina ne ha vissuto solo uno (quello vinto 2 a 1 lo scorso 18 novembre), ma di esperienza ne ha molta. Il tecnico ha domato le emozioni a Trigoria riportando la squadra con i piedi a terra: «Nel derby non contano nulla certe situazioni, è una partita a se. La Lazio è una squadra rabbiosa, come lo è stata la Roma con il Barcellona quando eravamo feriti per la sconfitta con la Fiorentina». Eusebio teme la reazione dei biancocelesti: «Davanti c’è Immobile che è un giocatore bravissimo ad andare in profondità e dobbiamo stare attenti visto che tendiamo a dare campo agli avversari. In più ci sono anche due giocatori alle spalle bravissimi a imbucare come Milinkovic e Alberto».
Poche indicazioni di formazione, ma una precisazione sul modulo che ha battuto il Barcellona: «Un 3-4-2-1 o 3-4-3, a seconda di come si sviluppa la palla, ma per portarlo avanti non ho tante pedine, ho più centrocampisti che difensori centrali. Non dimentichiamo che quello che abbiamo ottenuto è arrivato con il 4-3-3». Chiusura sul Liverpool: «La nostra gente aspettava questo da trentaquattro anni».
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