Rassegna stampa
Diawara regala alla Roma la rincorsa-Champions. Fiorentina sempre più giù
ULTIME NOTIZIE AS ROMA – La “sentenza” arriva al 90° grazie al Var che corregge la decisione di Calvarese. Il gol di Diawara è buono (è Milenkovic a tenerlo in gioco) e regala tre punti d’oro a Fonseca, scrive la Gazzetta dello Sport.
La Roma batte per 2-1 la Fiorentina, conferma di essere spietata contro le avversarie medio-piccole e continua il suo inseguimento alla Champions. Certo, i giallorossi hanno bisogno di recuperare Dzeko perché con Mayoral l’impatto offensivo è assai più fragile.
La Fiorentina è stata beffata da un episodio. Ma stavolta, almeno, ci ha messo cuore e gambe. Come aveva chiesto Commisso. Certo, ora la classifica torna ad alto rischio. La sfida di domenica con il Parma diventa uno spareggio-salvezza. E Prandelli non avrà Ribery che sarà squalificato e forse neppure Castrovilli uscito per infortunio.
Meglio la Fiorentina nel primo tempo. Prandelli azzecca la formula tattica giusta con 5 difensori veri, bravi a intasare tutti i corridoi a una Roma che propone, in fase offensiva un curioso 3-1-5-1. Con Diawara molto basso, quasi sulla linea di Cristante e Mancini. La Roma fa tanto possesso palla ma non c’è velocità di esecuzione. Solo un lento e inconcludente giro palla.
La squadra viola, molto contratta nei primi minuti, prende poi fiducia. E al 28’ sfiora il gol con un sinistro violento ma centrale di Vlahovic liberato da Pulgar. La Fiorentina ha buona ripartenze. Pau Lopez è bravo ad anticipare un Castrovilli servito in area da una sapiente verticalizzazione.
La Fiorentina perde per infortunio Igor (fino a quel momento uno dei migliori) e protesta per una gomitata di Mancini al fuoriclasse francese. L’arbitro Calvarese si ferma al giallo. La Roma riemerge nel finale di primo tempo con una conclusione da fuori area di Pellegrini ribattuta da Dragowski. È chiaro, però, come l’assenza di Dzeko tolga un prezioso riferimento in avanti.
Si riparte e la Roma va a segno al primo affondo. Delizioso il tocco di Mancini per il taglio di Spinazzola che gira al volo di destro battendo Dragowski. Una magia. La Fiorentina perde anche Castrovilli, infortunato e al suo posto entra Kokorin. La squadra viola passa a 3-4-2-1. E prova ad alzare il suo baricentro. Ribery, servito lui stavolta da Vlahovic, ha una buona opportunità di battere a rete ma perde un tempo di gioco. E la sua conclusione viene ribattuta.
La Fiorentina pareggia al 15’. Ripartenza viola (dopo un angolo per i giallorossi) con palla che alla fine, arriva a Biraghi che mette al centro e Spinazzola realizza il più classico degli autogol. La Roma perde anche Veretout per infortunio, al suo posto Pedro. La partita è divertente. Dragowski compie un mezzo miracolo per ribattere una conclusione a botta sicura di Mayoral (forse era in fuorigioco). E, dall’altra parte, Pau Lopez vola per cancellare un sinistro velenoso di Vlahovic.
La partita sembra avviata al pareggio. Ma a pochi secondi dalla fine arriva il gol decisivo. Il nuovo entrato Karsdorp (perso da Biraghi) mette al centro per Diawara che appoggia in rete, Calvarese annulla per fuorigioco, ma il Var corregge la decisione arbitrale e assegna il gol ai giallorossi. Resta la grave incertezza della difesa viola. La Roma gestisce senza affanno gli ultimi minuti. E con tre punti riparte l’assalto alla Champions. La Fiorentina viaggia a numeri da incubo. Solo ai tempi del fallimento andava così male. Oggi Firenze ricorderò il terzo anniversario della morte di Davide Astori. Come servirebbe ai viola il mitico Capitano.
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