(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini) Mai come adesso: dicembre, primo bivio della stagione. Mai come adesso Eusebio Di Francesco chiede risposte alla Roma: tutto in cinque giorni, due treni per salire su e continuare la corsa, poi per quale traguardo si vedrà. Spal e Qarabag valgono tutto. Vale, la partita di venerdì, la possibilità di restare agganciati allo scudetto, di accorciare su almeno una tra Napoli e Juventus, di ridimensionare – perché cancellare è impossibile – il passo falso di Genova. E martedì, ancora Olimpico, altro esame senza paracadute: c’è un percorso da completare in Champions League, altrimenti vallo poi a raccontare che hai battuto il Chelsea, fermato l’Atletico Madrid in casa e ammaliato lo Stamford Bridge. Senza qualificazione agli ottavi, vorrebbe dire rivedere al ribasso il bilancio dei primi quattro mesi di stagione.
LA CHIAMATA – Oggi è positivo, se lo sarà pure martedì notte dipende da Spal e Qarabag. In queste due partite c’è in palio tanto: è il pensiero che Di Francesco ha ribadito in queste ore a Trigoria, alla squadra. Non che non fosse già abbastanza chiaro il concetto, ma in fondo è un po’ come quelle ovvie raccomandazioni che un papà fa al figlio: male non fa ricordare. Male non farebbe, ad esempio, un Olimpico che a far da spinta alla macchina Roma. E così la società, per venerdì, ha raccolto l’esigenza del tecnico e pensato a un’iniziativa che richiami allo stadio gli studenti: per loro biglietti di Distinti Sud e Nord a 10 euro, gratis tutti gli Under 14 in Tevere. Promozione che è servita almeno a scongiurare il grande freddo ambientale, oltre che climatico: 9 mila biglietti venduti, vuol dire già raggiunta quota 30 mila spettatori. Siamo sotto la media stagionale, sopra al minimo sindacale. Un po’ più su, invece, si andrà martedì col Qarabag: staccati 11 mila tagliandi, uniti ai 16 mila abbonati d’Europa vuole dire 27 mila spettatori garantiti. La Roma vuole almeno quota 40 mila.
VERSO LA JUVE – Aspettando lo stadio che verrà – per Tor di Valle sono ore decisive per la chiusura positiva della Conferenza dei servizi e il definitivo via libera –, la Roma si appoggia all’Olimpico e allunga uno sguardo sul calendario. Dopo la Spal il campionato propone Chievo e Cagliari prima della Juventus. Il piano è chiaro: Di Francesco vuole arrivare a Torino a giocarsi lo scontro diretto quantomeno appaiato in classifica ad Allegri, a prescindere dal recupero da giocare con la Sampdoria. Serve un percorso netto per riuscirci. Ecco perché dicembre è un mese chiave. Ecco perché Di Francesco a Trigoria ha fatto di tutto, negli ultimi due giorni, per mettere da parte le polemiche relative al caso De Rossi. Non c’è tempo per guardarsi indietro. «Il campionato è lungo, lo vincerà non chi non sbaglierà, ma chi sbaglierà di meno», dice il tecnico. E allora sotto con il primo bivio.
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