Eusebio Di Francesco

(Gazzetta dello Sport) Un premio intitolato a Enzo Bearzot per un allenatore è qualcosa di grande. Eusebio Di Francesco lo sa e racconta il suo entusiasmo di tredicenne, ai tempi delle «notti fantastiche» dell’82. È orgoglioso il tecnico della Roma. Ieri Di Francesco ha parlato di tutto per celebrarlo. Intanto il rinnovo del contratto, “l’ultimo dei miei problemi, ma sono convinto che troveremo con facilità un accordo. È importante capire come migliorarci, per il bene della Roma non solo in campo ma anche fuori“. Parole che Mauro Baldissoni, direttore generale giallorosso, ha sposato in pieno: “Scontato che vogliamo continuare a crescere insieme“. D’altronde la parola più usata ieri da Di Francesco è proprio «avanti». “Guardo avanti”, dice quando gli si chiede un bilancio: “Siamo stati straordinari in Champions anche se quei 30 minuti di Liverpool ci hanno tolto quella grande soddisfazione che avremmo potuto avere“. Per la seconda difesa del campionato, “dimostrazione che il lavoro paga“, c’è un rammarico: “Secondo me siamo andati al di sotto delle nostre potenzialità come gol fatti, che ci avrebbero portato più punti in campionato“.

“Che giocatore vorrei? Ce l’ho già, è lui – dichiara Di Francesco al premio Ussi riferendosi a Under – Credo che più che andare in giro a cercarne di nuovi, bisogna cercare di tenersi i propri, cercando di migliorarli e fargli sentire ancora di più questo senso di appartenenza nei confronti della Roma e di questa città, della passione che c’è qui“. Poi una carezza per Nainggolan: “Mi dispiace per la mancata convocazione di Radja al Mondiale“.



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