Rassegna stampa
Disastro sul lago. I soliti incubi: la Roma perde e sprofonda
AS ROMA NEWS COMO – Non solo non arrivano la vittoria della svolta e la conferma che la malattia ormai è alle spalle dopo i successi convincenti contro Lecce e Braga, la Roma incassa un cazzotto grande così e sprofonda di nuovo, come ai vecchi tempi, tornando a casa con una sconfitta pesante, e inaspettata, che i Friedkin considerano vergognosa contro un Como che non vinceva dal 29 settembre scorso, che naviga nei bassifondi della classifica, scrive Il Messaggero.
Una sconfitta che ha innescato l’ira dei Friedkin, pronti a fare piazza pulita a gennaio. Un successo meritato: Como più convinto, fresco, cattivo, la Roma è sbiadita, molle, tornata ai suoi peccati originali, che la riportano a guardare sinistramente la classifica dal basso verso l’alto: la Roma è 16 punti, due sopra il Cagliari terzultimo e solo uno in più di Como e Verona.
Il successo arriva con due reti nel recupero, di Gabrielloni e Nico Paz, che nella ripresa ha fatto impazzire chi gli passava davanti. Il fatto che i due gol siano caduti nei minuti di recupero non sminuisce di certo il successo dei comaschi, e non lo rende casuale, anzi.
Per tutta la ripresa, c’è stata solo una squadra in campo, il Como, che ha annichilito una Roma incapace di risollevarsi anche quando Ranieri ha messo in campo l’artiglieria pesante. Ranieri dovrà ricominciare quasi daccapo, proprio ora che la nottata sembrava passata. Sir Claudio stavolta non ha avuto la mano magica: aveva provato a rivitalizzare altri giocatori, dando loro un’occasione per mettersi in mostra, vedi Le Fèe. Ne ha fatti, tuttavia, riposare troppi di titolari e, quando sono stati richiamati in causa, la squadra era già sfinita nel corpo e nella mente.
Forse Ranieri la partita la perde già all’inizio, con quei cambi di massa: aveva visto alcuni elementi un po’ stanchi. Di cosa, poi? Cinque le novità rispetto alla partita con il Braga: Celik, Le Fèe, Angeliño, Saelemaekers ed El Shaarawy, quest’ultimo con i gradi di capitano. Cambio dell’ultimo istante, Hermoso per Hummels, dato per febbricitante.
Il Como gioca di rimessa, con Belotti isolato là davanti, ma con un Hermoso non proprio lucidissimo poteva succedere di tutto e infatti succederà di tutto, ma solo alla fine. Il secondo tempo comincia con un Dovbyk in più, prende il posto di capitan ElSha.
L’ucraino sarà impalpabile e la squadra continuerà a servirlo male. Dybala ha l’occasione, ma la butta via. E’ il suo ultimo “acuto”, al suo posto Soulé, che di acuti non ne ha proprio. Dopo Gabrielloni, che segna in mischia su svarione di Ndicka (Svilar furibondo, portato via a forza da Ryan), tocca a Nico Paz, che la piazza a porta vuota dopo un’azione in contropiede, due contro zero. Anzi, due a zero. E per la Roma torna la notte. Fonda come un tempo.
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