Rassegna stampa
“Diteci che il nostro Edo sta bene”. L’assurda domenica della Boreale: dalla vittoria al terrore al Franchi
AS ROMA NEWS BOVE BOREALE – Per la Boreale doveva essere una domenica di sport. Prima la trasferta a Soriano nel Cimino, nel viterbese, per il campionato di Eccellenza. Poi, dopo la vittoria, il viaggio verso Firenze per stare vicino a Edoardo Bove, che nel club della Camilluccia in cui è cresciuto ha deciso di investire tempo e risorse, scrive La Repubblica.
Al volante, verso il Franchi, il presidente Leandro Leonardi. Poi il dramma, il terrore in tribuna. Edo – alla Boreale lo chiamano tutti così – che si accascia in campo. Minuti infiniti e decine di chiamate tra il campo di Roma Nord e Firenze.
A sera, nonostante le buone notizie in arrivo dall’ospedale di Careggi, tutti con il fiato sospeso al centro sportivo: «Aspettiamo notizie dai medici». A parlare, nel vuoto surreale della Boreale, è Massimo, il responsabile della struttura.
Nessun televisore acceso al bar del club, forse per scaramanzia. Le foto di Bove insieme ai ragazzi della sua scuola calcio occupano i muri della segreteria. Sorrisi, abbracci, il selfie con il campione. Una cornice custodisce l’intervista a Repubblica del centrocampista della Fiorentina. «La Boreale è casa mia», diceva una settimana fa Edoardo Bove raccontando la voglia di chiudere la carriera di nuovo nel club in cui aveva tirato da bambino i primi calci a un pallone.
Ora qui, dove tutti lo ricordano sgambettare in campo prima di diventare un campione, aspettano tutti di poterlo riabbracciare: «Abbiamo sentito il presidente – prosegue Massimo dal gabbiotto – è in ospedale con tutta la famiglia e gli amici».
Come detto, Leonardi era andato a vedere la partita del suo pupillo, il giovane ragazzo a cui a 14 anni aveva regalato la macchinetta per raggiungere Trigoria. E che era nato e cresciuto con la maglia (viola, coincidenze) della Boreale. «Leonardi da quando Edo è alla Fiorentina non si perde una partita, soprattutto al Franchi», dicono dal club. Quello a cui Bove portava di nascosto i palloni della serie A presi a Trigoria, il centro sportivo della Roma.
Sul profilo social della società della Camilluccia c’è la foto dei ragazzi che festeggiano la vittoria a Soriano. Uno scatto pieno di sorrisi, braccia al cielo. C’è il presidente. Nessuno sa cosa accadrà da lì a poche ore. Impossibile prevedere l’imponderabile. Impossibile anticipare gli attimi di terrore purissimo, la corsa in ospedale, il bisogno improvviso di stringersi a i genitori di Edoardo e alla fidanzata Martina. «La situazione è delicata», diceva ieri sera il presidente dall’ospedale, collezionando le telefonate degli amici disperati. Tutti in cerca di uno spiraglio di luce dopo le terribili immagini del malore di Bove trasmesse in diretta sulle tv di mezza Italia.
Sui social, intanto, i messaggi di supporto. A partire da Flavio Cobolli, tennista e amico fraterno di Bove che su Instagram ha scritto: «Forza amico mio» . L’altro grande compagno, dopo tante partite giocate insieme nelle giovanili della Roma, veste ancora il giallorosso È Nicola Zalewski: ecco la foto con Bove da bambini. Anche Romelu Lukaku, ex compagno di Bove lo scorso anno in giallorosso e oggi al Napoli, ha voluto esprimere vicinanza: «Ti voglio bene lil bro (fratellino,ndr). Tutti con te». Con il pensiero a Firenze.
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