Paolo Cannavaro

Parola d’ordine: ripartire. Non sarà facile, perché la delusione per l’eliminazione in Europa League è dura da digerire. In questi casi forse la miglior medicina è giocare. Domani sera si riscende subito in campo. Avversario, il Sassuolo di Di Francesco che all’Olimpico non ha mai perso. Il club emiliano, sconfitto 4 volte su 4 in casa dai giallorossi, è riuscito invece nei tre precedenti in trasferta a racimolare altrettanti pareggi: 1-1 nel 2013, 2-2 sia nel 2014 che lo scorso anno. Per sfatare questo tabù domani Spalletti è pronto a rivoluzionare nuovamente la Roma.

LA MINI RIVOLUZIONE In porta, nonostante l’ottima prova fornita da Alisson, torna Szczesny che davanti a sé dovrebbe trovare il terzetto composto da Manolas, Ruediger e Juan Jesus che potrebbe far rifiatare Fazio, apparso in netto calo nelle ultime partite. In mediana invece spazio a Paredes – già titolare a Palermo – che prenderà il posto di De Rossi e Emerson che sostituirà Mario Rui. In attacco, a meno di sorprese, dovrebbe rivedersi dal primo minuto Perotti. L’argentino, tra scelte tecniche e qualche acciacco muscolare, nelle ultime sei gare, tra campionato e coppe, è partito titolare soltanto una volta. Anche El Shaarawy reclama un posto e l’ottima prova fornita giovedì, subentrando dalla panchina e propiziando l’autogol di Jallet, dovrebbe garantirglielo. A sperare, dopo l’esordio in terra siciliana, c’è anche Grenier.

(Il Messaggero – S. Carina)



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