AS ROMA NEWS UDINESE RECUPERO – Recuperare le energie fisiche e mentali in due giorni per poi tuffarsi di nuovo in campo, ma per soli diciotto minuti. E come ha detto De Rossi prima e dopo il Bologna, per la squadra sarà più stressante preparare la gara e sostenere il viaggio per Udine che scendere in campo per meno della metà di un tempo, scrive il Corriere dello Sport.
Il tecnico non vuole più tornare sulla controversa decisione della Lega di inserire il recupero tra due big match, concedendo poi meno tempo per preparare la semifinale d’andata contro il Leverkusen, ma sta concentrando tutto il suo lavoro per cercare di strappare non un punto ma tre alla Bluenergy Arena.
Il risultato della gara contro i friulani prima del malore di N’Dicka era indirizzato in favore della Roma dopo l’ingresso in campo di Dybala e la rete di Lukaku. Domani DDR non si accontenterà naturalmente del pareggio ma cercherà di prendere l’intero bottino per allungare nuovamente sulle inseguitrici Atalanta e Lazio, ma anche per rosicchiare qualche punto sul Bologna, ora distante sette punti: «Dovremo affrontare la gara cercando di partire nel modo più forte possibile – ha detto De Rossi dopo la partita col Bologna -. Abbiamo fatto tante partite in cui abbiamo segnato nei primi 18 minuti, quindi fare un gol non è impossibile. Gestire il viaggio, il ritorno… Quello è più complicato. Però questo è stato deciso e andremo lì per vincere perché questi punti potrebbero servirci tantissimo».
Il messaggio di De Rossi ai suoi, ma anche all’amico Cannavaro è chiarissimo: la Roma non si accontenterà nei diciotto minuti in campo, anche perché come ha ribadito il tecnico la sua squadra sa segnare nei primi minuti.
Lo ha fatto sei volte in diciotto partite in questa nuova era targata De Rossi. Sei gol nei primi diciotto minuti (diciannove, considerando che andranno giocati 18 minuti e 30 secondi, più l’eventuale recupero) che si aggiungono tra l’altro agli altri cinque segnati nella prima stagione sotto Mourinho: insomma, la Roma ha nel Dna la propensione a entrare subito in gara, soprattutto nel gioco propositivo di “mister presente” che ha realizzato in totale trentaquattro reti tra campionato ed Europa League. Ed è proprio questa vena realizzativa a spingere l’allenatore a preparare la gara sprint per dare il massimo e cercare la vittoria.
Lukaku, Pellegrini, Dybala e Mancini sono i bomber dei primi minuti: Big Rom ha aperto la gara contro il Verona, la prima di De Rossi, dopo aver sbagliato un rigore. Pellegrini ha ne ha segnati due lampo tra campionato ed Europa, contro Cagliari e Feyenoord. I restanti tre tutti nella fase finale di Europa League: quello di Dybala contro il Brighton, poi quelli di Mancini nelle due sfide contro il Milan.
Tre giocatori su quattro sono disponibili e saranno probabilmente della partita per aumentare il peso offensivo di una Roma che priva di Big Rom sta facendo più fatica a trovare la porta. La Roma ha sofferto senza il suo centravanti titolare, indisponibile per la terza volta in stagione. L’esito degli altri due match senza Big Rom è lo stesso di lunedì pomeriggio: due sconfitte, con il Bologna all’andata e con il Brighton nella gara di ritorno degli ottavi di Europa League.
In queste tre partite solo una rete realizzata, quella di Azmoun due giorni fa, non abbastanza per riuscire ad agguantare il pareggio. L’importanza del giocatore si vede non solo per i gol – con De Rossi ne ha segnati meno – ma per il gioco di squadra e per aiutare i suoi a proiettarsi in avanti. Senza di lui toccherà probabilmente ad Azmoun, ma soprattutto ai tre marcatori dei primi diciotto minuti: a loro il compito di trascinare la Roma verso la vittoria.
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