Dovbyk, il “The Machine” che deve ancora ingranare: tra aspettative e paragoni eccellenti

AS ROMA NEWS DOVBYK – Artem Dovbyk si trova al centro delle aspettative del mondo giallorosso, con i tifosi e gli addetti ai lavori che si interrogano su quanto questo attaccante ucraino possa fare la differenza. Una curiosità? Ha segnato gli stessi gol di Edin Dzeko al primo anno con la Roma. Eppure, il paragone con il “cigno di Sarajevo” si ferma qui: Dovbyk è un giocatore diverso, come sottolinea Il Messaggero, e forse sta ancora cercando di adattarsi al contesto.

Tra Ucraina e Spagna: un attaccante diviso

La testa di Dovbyk è divisa tra la Roma e le difficoltà del suo Paese, l’Ucraina, devastato dalla guerra. Il suo cuore, invece, è ancora un po’ in Spagna, dove ha vissuto momenti esaltanti con il Girona: 24 gol e 8 assist nella scorsa stagione, numeri che hanno acceso l’entusiasmo dei tifosi romanisti al momento del suo arrivo. Ora, però, si attende un’esplosione che tarda ad arrivare.

Non un cigno, ma una “macchina” in rodaggio

Non aspettatevi che sia il nuovo van Basten o lo stesso Dzeko. Dovbyk è stato soprannominato “The Machine”, ma questa macchina deve ancora completare il rodaggio. Daniele De Rossi, che lo ha voluto fortemente, e Claudio Ranieri, che ora lo guida, credono fermamente in lui. Tuttavia, serve sfruttarlo meglio: non solo come punto di riferimento per le sponde, ma come terminale offensivo da cercare con continuità per il gol.

Un attaccante che deve trovare il suo spazio

Dovbyk non è il classico centravanti che usa il fisico in modo dirompente o che si distingue per progressioni devastanti. Non è un Lukaku dei tempi migliori, ma ha piedi più educati, soprattutto nell’assist. I numeri lo dimostrano: sono più i falli che commette (20) di quelli subiti (9), un dato che evidenzia come non sia ancora completamente a suo agio nel gioco spalle alla porta.

Un futuro ancora tutto da scrivere

Dovbyk ha bisogno di tempo, ma anche di una squadra che lo metta nelle condizioni ideali per esprimersi. I tifosi e la Roma aspettano il momento in cui “The Machine” inizierà a girare al massimo. E chissà che, alla fine, non possa davvero sorprendere tutti, trovando il suo posto nella storia giallorossa.