AS ROMA NEWS DOVBYK «Segnare molti gol è il mio lavoro, so che esiste una grande attesa nei miei confronti, ma senza pressione il calcio cosa sarebbe?». Mostra subito i muscoli, Artem Dovbyk, scrive il Corriere della Sera.

L’ucraino è il nuovo centravanti della Roma e ha scelto la maglia numero 11, lasciando la 9 a Tammy Abraham che è sempre in cerca di una sistemazione: ieri ha svolto il suo primo allenamento con la squadra a Trigoria e oggi dovrebbe disputare i primi minuti nell’amichevole che i giallorossi disputeranno a Rieti contro i greci dell’Olympiacos. (ore 17, diretta televisiva su Dazn) .

Sarà una sorta di presentazione per lui e anche per l’argentinoSoulé, davanti a circa 10mila spettatori. «Sono molto felice – ancora Dovbyk perché finalmente questa trattativa si è conclusa e non vedo l’ora di vivere i primi giorni con la squadra». Un ruolo fondamentale per il suo passaggio alla Roma ce l’hanno avuto i proprietari. «Ho parlato con Dan e Ryan Friedkin. Non mi ero mai confrontato con un presidente prima di un trasferimento, è questa una cosa che ha avuto un peso nella scelta. La Roma è uno dei migliori club italiani, con un progetto che considero importante e in cui credo molto. Spero che riusciremo a fare qualcosa di interessante nella prossima stagione».

Anche De Rossi è stato importante. Il tecnico ha più volte alzato il telefono per spiegargli che avrebbe avuto un ruolo centrale nel progetto. «Mi ha spiegato qualcosa a livello tattico, poi mi ha parlato un po’ del club. Ho sentito un’emozione positiva ed è anche per questo che ho deciso di venire alla Roma».

Passa da una realtà con poche pressioni come il Girona a una piazza bollente come quella romanista. «Non posso dire che sia la stessa cosa, ovviamente. Il Girona è un piccolo club in Spagna, la Roma è una società molto importante, con una grande storia. Sento la responsabilità anche nei confronti dei tifosi, in questi giorni ho capito che cosa significhi il calcio in Italia. Cercherò di mostrare il mio calcio migliore, l’Olimpico è uno stadio meraviglioso, ho visto molte partite che si sono giocate lì: ci sono 70 mila persone, è straordinario esibirsi davanti a così tante persone. Penso che uno stadio così ti dia quell’energia in più, grazie ai tifosi, che non vedo l’ora di incontrare».

Avrà compagni di reparto con grandi qualità tecniche, come Dybala. «Sono tutti calciatori top, le loro caratteristiche sono conosciute da tutti e io anche grazie a loro potrò migliorare ancora – conclude Dovbyk – Negli anni passati ho segnato tanti gol da dentro l’area, spero di fare altrettanto con la Roma».



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