Leandro Paredes s’è buttato alle spalle un mese e mezzo di fantasmi e ora vuole riprendersi la Roma. Strana parabola, perché quel Paredes di novembre (nella sua ultima gara prima dello spezzone di Genova concesse il rigore all’Atalanta negli ultimi minuti) era a un passo, forse pure meno, dal diventare titolare della squadra di Spalletti, pure in considerazione delle difficoltà fisiche di Strootman di quelle settimane. Il 2017 è iniziato invece con le voci di mercato: Leo di nuovo in bilico, se arriva un’offerta chissà, chissà se va.
Intanto c’è che Paredes va a Udine, questo è certo perché la squalifica di De Rossi apre un buco da coprire lì in mezzo, perché la caviglia ora non fa più male, perché non è che poi ci sia molta altra scelta per Spalletti. L’infortunio ne ha bloccato l’ascesa: non si può dire che fin qui abbia deluso le aspettative. Ma l’argentino non è neppure tra quelli che hanno azzannato la stagione della vita, tra quelli a cui Spalletti ha cambiato la carriera. E allora ben venga Udine. Perché proprio ad Udine, infatti, Leo segnò il suo secondo gol italiano, il primo lo scorso anno con la maglia dell’Empoli. Successe il 19 settembre 2015, la rete di Paredes al 28’ s.t. pareggiò quello iniziale di Zapata (poi Maccarone regalò la vittoria ai toscani per 21). L’argentino in quella partita giocava ancora da mezzala, strada facendo Giampaolo lo trasformò poi in regista. E proprio in regia, domenica, si riprenderà la Roma.
(Gazzetta dello Sport)
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