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Rassegna stampa

Dramma Zaniolo, cede il ginocchio

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NOTIZIE ITALIA INFORTUNIO ZANIOLO – «Mi sono impuntato sul terreno». Nicolò Zaniolo lo dice subito al professor Andrea Ferretti che va a soccorrerlo in campo. La sensazione è la peggiore per chi, dopo lo slalom esaltante contro la Juve lo scorso 12 gennaio, si accasciò all’Olimpico con le mani sulla faccia: gli saltò il crociato anteriore del ginocchio destro. Adesso è l’altro ad aver ceduto, il sinistro. E la fitta l’ha riconosciuta, simile a quella provata con la maglia della Roma.

Ad Amsterdam, dopo lo scontro con il trequartista Van de Beek, la nuova resa. Addirittura più banale la dinamica di quella che gli costò quasi 6 mesi di stop, con il rientro solo il 5 luglio al San Paolo contro il Napoli. Alla Johan Cruijff Arena è uscito a testa alta, zoppicando leggermente fino alla panchina per salutare Mancini e l’amico Kean che lo ha sostituito.

Con il medico della Nazionale è entrato negli spogliato. E lì ha pianto, durante il controllo. Si è reso conto, essendoci passato all’inizio del 2020 e quindi di recente, di rischiare un altro lungo stop. Il padre Igor non è riuscito a parlargli per la scarsa ricezione dei telefoni nella pancia dello stadio. La speranza del papà e della mamma Francesca: solo spavento, colpa dell’altro incidente. Ma i compagni, tornando in panchina dopo l’intervallo, hanno confermato la gravità dell’infortunio.

«La Roma comunica che Nicolò Zaniolo ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio sinistro durante Olanda-Italia. Nella mattinata di martedì, rientrato a Roma, il calciatore sarà sottoposto ad approfondimenti diagnostici e clinici per valutare l’entità dell’infortunio». La società giallorossa non si sbilancia, ma la preoccupazione monta nella notte.

Il giocatore è rientrato nella Capitale, via Milano, quasi all’alba: stamattina alle 9 il controllo a Villa Stuart dove è il professor Pierpaolo Mariani lo ha operato a gennaio. Il professor Ferretti, pur non potendo anticipare la diagnosi, è stato inequivocabile: «Si tratta di una distorsione importante del ginocchio sinistro. E’ difficile però valutare bene, perché bisognerebbe fare un paragone a livello di stabilità con l’altro ginocchio, il destro, che però è stato operato di recente. Aspettiamo i risultati degli esami. Sappiamo che Zaniolo viene da quel lungo percorso riabilitativo che segue una ricostruzione del crociato. Lui è molto preoccupato, come siamo anche noi».

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«Mi dispiace per Zaniolo. Appena successo era molto preoccupato, ora però era più sereno perché non aveva un grande dolore. Spero non sia grave come la scorsa volta». Roberto Mancini ha parlato a caldo con il romanista. E a fine partita, rientrando negli spogliatoi, lo ha visto meno triste di come l’aveva lasciato dopo l’intervallo. Lo ha poi seguito con lo sguardo Nicolò che si è incamminato verso il pullman degli Azzurri senza stampelle.

La gamba sinistra completamente fasciata, dalla coscia alla caviglia. Giorgio Chiellini, il capitano che è tornato titolare dopo 15 mesi e anche lui fermo a lungo per colpa della lesione al crociato anteriore del 30 agosto 2019, ha ammesso: «Mi dispiace, speriamo che non sia quello che tutti temiamo». «Gli dedichiamo questa vittoria» aggiunge Lorenzo Insigne. Spinazzola scuote la testa: «L’unico neo della serata è Nicolò. Speriamo non abbia niente di grave, incrociamo le dita».

(Il Messaggero – E. Bernardini/U. Trani)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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