Rassegna stampa
Dramma Zaniolo, fermo almeno 6 mesi. Intervento rinviato: ipotesi Stati Uniti
NOTIZIE AS ROMA INFORTUNIO ZANIOLO – Il verdetto lo conosceva dai primissimi minuti dopo l’infortunio, quando il medico della nazionale Andrea Ferretti, nello spogliatoio della Johan Cruyff Arena, aveva tentato la manovra del cassetto al ginocchio già gonfio. “Rottura del legamento crociato”, Nicolò Zaniolo se lo è poi sentito ripetere ieri mattina, dal professor Mariani. Per rivederlo in campo ci vorranno però altri 5-6 mesi.
Non è detto che l’intervento avvenga ancora a Villa Stuart: a tarda sera, nonostante il comunicato della Roma che annunciava per oggi l’intervento, Zaniolo e le persone a lui più vicine hanno deciso di rinviarlo, per prendersi delle ore e decidere dove operarsi. Una riflessione inevitabile, suggerita dall’agente, è andata avanti fino a tarda sera e continuerà oggi: un’ipotesi è affidarsi al professor Freddie Fu di Pittsburgh.
Ancora ieri Zaniolo era atterrito, sconfortato, con gli occhi rossi di lacrime non tutte trattenute. Una frustrazione malcelata solo con i tanti che gli hanno telefonato (Totti gli ha scritto). A Trigoria, analizzando i perché del nuovo infortunio, è finita sotto esame la questione allenamenti: Nicolò infatti ha raggiunto Coverciano sabato 29 agosto poche ore dopo il primo allenamento con la Roma.
Ha giocato 20 minuti contro la Bosnia con 4 allenamenti e mezzo nelle gambe, poi altri due giorni di viaggio, un altro mezzo allenamento e ancora in campo. E non per un’amichevole, ma per un match ufficiale in casa dell’Olanda. Per lui, che a risparmiarsi non è capace e che dopo il primo intervento era tornato solo a luglio, infilando 8 partite in un mese, è probabile che quelle sedute non siano state sufficienti a strutturare la “gabbia” muscolare al ginocchio.
(La Repubblica – M. Pinci)
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