Edin Dzeko e Patrik Schick

NOTIZIE AS ROMA SCHICK – Sei partite in ventidue giorni, e un’infermeria che scoppia. Il turnover di Di Francesco è quasi obbligato e partirà già domani pomeriggio contro la Spal. Indisponibili Perotti, Karsdorp, De Rossi e forse Kolarov mentre Pastore è tornato ieri ad allenarsi in gruppo e sarà almeno in panchina. Scontato quindi l’utilizzo di El Shaarawy, Cristante, Lorenzo e forse Luca Pellegrini.

Nella rotazione delle prime tre partite che vedranno impegnata la Roma con Cska Mosca (martedì all’Olimpico) e Napoli (domenica 28 al San Paolo) pure Santon e Kluivert dovrebbero partire titolari con la Spal. Una scelta non obbligata è quella della punta centrale. Fin qui Di Francesco ha dimostrato di non poter mai rinunciare a Dzeko, ma domani potrebbe davvero essere arrivata l’ora di Schick considerato che il bosniaco viene da due impegni con la nazionale e non può essere escluso con Cska e Napoli.

«Il prezzo di 40 milioni è una pressione in più ma l’ho superata. So di avere molte responsabilità, ma è giusto che sia così. Sono in un grande club ed è giusto che ci sia questo tipo di pressione, come c’è ovunque. Il momento peggiore è alle spalle, spero che il migliore sia dietro l’angolo», ha detto ieri il ceco (fresco di gol in nazionale) al magazine Hattrick.

Schick ha pure confidato alcuni retroscena di mercato: «La dirigenza della Juventus non ha dato il via libera al trasferimento dopo le visite mediche. Ero incerto sul mio futuro, mi voleva anche il Dortmund. Non sapevo se rimanere alla Sampdoria per un altro anno oppure se accettare l’offerta della Roma».

Dove però Schick non è ancora riuscito a inserirsi in un meccanismo che tra alti e bassi ha visto tutti gli ingranaggi funzionare. Compreso Santon. «Monchi mi ha fatto sentire subito importante. Dal primo giorno ho voluto far ricredere tanta gente che sono ancora giovane e che ho ancora tanto da dare», le parole alla rivista ufficiale del terzino che si sta alternando con Florenzi sulle destra.

A sinistra, invece, sta trovando sempre più spazio Luca Pellegrini. Visto l’infortunio al mignolo di Kolarov (che dovrebbe comunque essere convocato) potrebbe essere riproposto il classe 99. E una chance – magari a gara in corso – potrebbe arrivare anche per il suo coetaneo Zaniolo: «Fin qui bilancio positivo, De Rossi è il mio riferimento».

Infine dalla Spagna si torna a parlare di un ritorno di Monchi. «Sono convinto tornerà al Siviglia, non so però se da direttore sportivo. Lui è sevillista, segue la squadra anche ora che è a Roma e ama questo club come nessun altro», ha dichiarato il suo ex braccio destro (oggi ds del Valladolid) Gomez.

(Leggo – F. Balzani)



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