Tammy Abraham

ULTIME NOTIZIE AS ROMA ABRAHAM SHOMURODOV – Il nome per esteso sarebbe questo: Kevin Oghenetega Tamaraebi Bakumo-Abraham. Alzi la mano quel tifoso della Roma che non accetterebbe da Tammy – così lo chiamano tutti – un numero di gol pari alle lettere del suo biglietto da visita (37), scrive La Gazzetta dello Sport.

In attesa di scoprirlo, alla Roma non resta che velocizzare tutte le procedure burocratiche che porteranno oggi il nuovo centravanti giallorosso a Londra per avere il visto di lavoro in quanto extracomunitario. Poi tornerà in Italia per effettuare una quarantena “light”, cioè casa-lavoro-casa, che gli consentirà – secondo la società – di essere convocabile per la partita di domenica contro la Fiorentina (7000 biglietti venduti), destinata a essere davvero l’inizio della sua nuova avventura.

Non nascondiamolo, il compito che attende l’ex centravanti del Chelsea non è facile. A soli 23 anni, infatti, è chiamato ad evitare due scogli che sono essenzialmente psicologici. Il primo è rappresentato dal fatto di dover ereditare il posto di Edin Dzeko, che in sole sei stagioni ha fatto in tempo a diventare il terzo marcatore più prolifico della storia giallorossa, realizzando 119 gol in 260 partite.

Meglio di lui hanno fatto solo Sua Maestà Francesco Totti, “il Capitano” per antonomasia, e Roberto Pruzzo, non a caso soprannominato semplicemente “il Bomber”. L’altro ostacolo è dovuto al costo del suo cartellino, che al momento rappresenta il più oneroso della storia della Roma (42 milioni, bonus compresi, pagati così: 5 milioni subito, 20 nel successivo biennio e 15 nell’ultimo anno), più o meno alla pari con la somma pagata dal club nel 2017 per acquistare Patrik Schick dalla Sampdoria.

Ebbene, l’attaccante ceco, che anche all’Europeo ha fatto vedere il suo valore, ha ammesso di essere stato, se non schiacciato, quanto meno destabilizzato dalla somma spesa per lui, cosa che gli veniva puntualmente rinfacciata ogni volta che le sue prestazioni non erano all’altezza della situazione. Non basta.

L’inglese avrà anche un contratto da 4,5 milioni netti a stagione che, con i bonus, lo faranno arrivare facilmente a 6 milioni, trasformandolo nel giocatore più pagato della rosa. Una responsabilità in più, e niente affatto banale. Insomma, toccherà ad Abraham, adesso, dimostrarsi all’altezza delle sfide che lo attendono, anche perché José Mourinho ha garantito per lui.

Per questo l’allenatore portoghese sta pensando di agevolarlo in tutti i modi possibili. Ormai, infatti, il 4-2-3-1 non è l’unico sistema di gioco con cui lo Special One intende far muovere la Roma. Di base, Abraham dovrebbe essere la punta centrale chiamata a dialogare con Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan, tutti pronti – a turno – a venire incontro alla palla oppure a cercare la profondità, cercando sempre tagli utili per favorire le discese dei terzini di fascia e destabilizzare le difese avversarie. Fisico e tecnica, comunque, all’inglese non mancano, e questo gli consentirà di sapersi disimpegnare in tante situazioni.

Ma chi sta sorprendendo tutti per capacità d’inserimento negli schemi di Mourinho è Shomurodov. Così prende sempre più quota l’ipotesi che l’uzbeko e Abraham possano giocare insieme. Nel 4-2-3-1 di base con Shomurodov al posto di Mkhitaryan, che in una variante più offensiva potrebbe passare nel ruolo di trequartista, con Pellegrini in mediana.

Sempre Pellegrini, poi, potrebbe essere la chiave di volta per costruire un 4-4-1-1, con l’uzbeko sulla fascia e il capitano più vicino ad Abraham. Ancora più suggestivo, infine, potrebbe essere il tridente puro rappresentato dalla coppia di attaccanti affiancati in avanti da Zaniolo, che con le sue sgroppate sulla corsia di destra potrebbe essere la chiave di volta per scardinare le retroguardie che lasciano spazio alle proprie spalle.

Ovvio, però, che sarà decisivo il modo in cui Abraham & co. saranno innescati. Per questo la Roma, qualora riuscisse a piazzare Diawara o Villar, cercherebbe subito un altro centrocampista in grado di fare gioco. In questo senso è stato offerto ai giallorossi anche Torreira dell’Arsenal, su cui peraltro si sta muovendo anche la Lazio. Altri candidati per la mediana, poi, restano sempre Zakaria del Borussia Moenchengladbach e Anguissa del Fulham. Ma senza cessioni la dirigenza ritiene di non potersi muovere ulteriormente sul mercato. Abraham infatti, che piaceva anche all’Atletico Madrid e al West Ham, ha fatto terminare il budget della Roma. Per questo Tammy dovrà dimostrare di essere all’altezza.



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